A seguito delle dichiarazioni offensive di Donald Trump nei confronti della comunità islamica, un’anziana paziente ricoverata presso il il Centro di Nefrologia dell’Idaho ha deciso di dare supporto al suo dottore musulmano e di dimostrargli la sua solidarietà in maniera assolutamente originale. Fahim Rahim, medico specialista in patologie renali all’Idaho Kidney Center, ha infatti condiviso su Facebook una foto che lo ritrae assieme alla sua paziente novantunenne, affetta da demenza, e ai peluche all’uncinetto che l’adorabile vecchietta gli ha regalato. Nella didascalia, il Dottor Rahim spiega che la sua paziente li ha realizzati con le sue stesse mani per una ragione davvero commovente.

La mia paziente novantunenne ha sentito che Donald Trump mi ha attaccato, così ecco che mi ha portato questi peluche fatti all’uncinetto con le sue stesse mani per risollevarmi il morale, dando tutta un’altra piega alla mia giornata“. Inutile dire che la foto ha rincuorato non solo Rahim, dal momento che è stata apprezzata da migliaia di persone da tutte le parti del mondo, facendo il giro del web.

Stando a quanto ha dichiarato all’Huffington Post, il dottore ha incontrato la sua paziente venerdì scorso, giorno in cui aveva partecipato a un talk show radiofonico in risposta all’Islamofobia dimostrata dal candidato alle elezioni presidenziali americane Donald Trump, secondo il quale bisognerebbe realizzare un database di tutti i Musulmani presenti negli Stati Uniti e addirittura fornire loro delle apposite carte d’identità, per identificarli in base alla loro religione. L’anziana paziente di Rahim aveva ascoltato la radio, quel giorno, e perciò – pur non sapendo chi fosse Donald Trump – ha capito che queste idee avrebbero potuto ferire il suo medico curante. Perciò, al momento della visita medica che aveva con Rahim, gli ha portato in dono cinque peluche e qualche parola di solidarietà.

Voglio che tu li abbia perché capisco il tuo dolore e tutto ciò che stai passando” gli ha detto la vecchietta, alludendo al suo tenero gesto. “Non mi sarei mai aspettato tanto affetto in una maniera così inaspettata. È stato davvero un bel gesto“, ha aggiunto Rahim. Dopo l’attacco di Trump ai musulmani, in cui il candidato ha sostenuto “un’assoluta chiusura ai musulmani che emigrano negli Stati Uniti“, il dottore ha avuto la sensazione che fosse il momento giusto per condividere quest’immagine e mostrare alla gente che, nonostante i percorsi diversi che noi tutti facciamo nella vita, possiamo ancora avere empatia gli uni nei confronti degli altri.

Sono un immigrato pachistano di prima generazione, lei invece viene dalle campagne dell’Idaho… Abbiamo delle storie alle spalle completamente diverse e, nonostante questo, ci rapportiamo l’uno all’altra da esseri umani – ha detto Rahim – In quel momento, lei ha messo da parte tutte le differenze tra noi: era solo un essere umano che cercava di essere gentile e di sentirsi in sintonia con me“. Questa foto perciò insegna una grande lezione: “Ci sono guerre e cose terribili in giro per il mondo, ma in fondo esiste ancora molta bontà“.