C’è ben poco da storcere il naso: stando agli scienziati, annusare le ascelle è il miglior modo per trovare il vero amore. L’odore di una persona, infatti, rivela il suo stato di salute: un dato che conferma quanto l’olfatto giochi un ruolo di primaria importanza nel selezionare un compagno. Per verificare la teoria è stata addirittura organizzato, nell’ambito dell’International Science Festival di Edimburgo, uno speed dating in cui gli ospiti avranno modo di annusarsi le ascelle a vicenda.
La serata “Sin Academy”, per soli adulti, è stata organizzata appositamente dalla zoologa canadese Zoe Cromier per analizzare scientificamente la forme dell’edonismo e dell’attrazione. Comunemente si è, infatti, portati a pensare che l’amore sia “a prima vista”, ma in realtà molti altri sensi vi risultano coinvolti: l’olfatto è senz’altro il più influente. Nel corso di questo speed dating sensoriale sarà, così, osservato quanta ingerenza hanno gli umori, ma anche i suoni, nelle dinamiche di fascinazione reciproca: gli ospiti, bendati, dovranno odorare le ascelle di diversi sconosciuti per poi indicare – tra queste – una preferenza.
Non di rado, molti s’innamorano dell’odore dell’altro, facendone una vera e propria droga: e ciò è dovuto al complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), un gruppo di geni polimorfici che determina non solo il nostro odore, ma anche il nostro profilo immunitario: l’uomo è, infatti, geneticamente predisposto a legarsi a chi presenta un complesso maggiore di istocompatibilità complementare al proprio, per poter assicurare ai propri figli un corredo immunitario complessivamente più forte.
Agli ospiti bendati sarà chiesto, inoltre, di esprimere un parere sulla voce di uno sconosciuto: generalmente, gli uomini preferiscono i timbri acuti, mentre le donne quelli profondi. Ma si tratta, in entrambi i casi, di stereotipi impropri e, in molti casi, la selezione si rivela come qualcosa di molto più personale e imprevedibile.
Lo studio, definito dalla zoologa stesso “la scienza del peccato”, potrà risultare persino più efficace di quanto i siti di incontri online non siano stati finora: già l’anno scorso a New York e a Los Angeles ha spopolato la moda dei “party del feromone” – lanciati proprio da una californiana stufa dei puntuali fallimenti sul web -, delle feste i cui invitati erano tenuti a indossare la maglietta con cui avevano dormito la notte precedente, maglietta da far annusare agli altri ospiti chiamati, poi, a scegliere quella dall’odore ritenuto più gradevole.