Quante volte ci capita di inorridire dinnanzi alle foto che ci vengono fatte da altri? Di sicuro almeno un milione di volte. Il problema è che pare che quello lì sia il nostro vero aspetto, senza dubbio molto diverso da quello che vediamo noi quando ci guardiamo allo specchio.
Alcuni ricercatori hanno chiesto a 130 studenti di scegliere 10 foto di sé stessi dal proprio profilo Facebook e di metterle in ordine di ‘somiglianza’ con il proprio aspetto attuale.
In un secondo momento i volontari hanno partecipato a un breve video fatto con la webcam e dal quale sono state tratte due foto del loro viso (una col sorriso e l’altra seria).
Le foto della webcam e dei profili sono state mostrate a 16 completi estranei che le hanno messe in ordine di somiglianza. Gli sconosciuti hanno completato il test scegliendo un ordine di foto somiglianti completamente diverso da quello dei diretti interessati, questo a testimonianza del fatto che l’idea della propria immagine non sempre si coniuga con quella avuta dagli altri.
Il senso di smarrimento che proviamo quando guardiamo le nostre foto sarebbe dovuto all’immagine che abbiamo del nostro viso (ovvero quella di quando ci specchiamo).
La grande familiarità con questa immagine finisce col renderci piacevole il suo ricordo e sgradevole ogni scatto che non lo rispecchi fedelmente.
Gli psicologi parlano di ‘effetto esposizione‘, fattore che spesso interessa anche a nostra voce.



