Agnello, uova ripiene, pasta al forno, torte rustiche, pastiera napoletana, fave, ricotta salata, salumi, colomba, uova di cioccolata: tante le specialità e le ricette che imbandiranno le tavole durante il pranzo di Pasqua.
Ma tutte queste delizie quanto metteranno a dura prova la nostra forma fisica? Sebbene sembri difficile da immaginare, al termine delle feste pasquali la nostra bilancia potrebbe non essere molto clemente e regalarci anche 2-3 chili in più rispetto all’inizio delle feste.
Questo perché, tra un piatto ed un altro, si fa presto a perdere il conto delle calorie, superando anche le 3000 calorie con un singolo pasto.
Le calorie nascoste nei piatti pasquali
Le giornate di festa mettono sempre a dura prova la nostra linea e spesso, al termine di queste, ci troviamo a fare i conti con la bilancia.
Ma come è possibile aver preso tutti quei chili se abbiamo mangiato solo “un pezzetto di cioccolato”, provato solo “una fettina di dolce“, mangiato giusto “due fave”, assaggiato “tortani e rustici in piccolissime porzioni”?
Consideriamo prima di tutto che non è solo la quantità del cibo che consumiamo ad incidere sulla forma fisica, ma soprattutto la qualità ed il contenuto nutrizionale dei cibi che vengono consumati.
L’antipasto pasquale sarà principalmente costituito da salumi vari, fave, ricotta salata, uova ripiene. Una porzione media mista, quindi non abbondante, inizierà ad apportare le prime 450 – 500 calorie, con un notevole apporto in grassi saturi.
All’antipasto seguiranno i primi piatti quali, lasagne, cannelloni, paste all’uovo e ripiene dove, una porzione media pari a 80gr fornirà in media dalle 500 alle 650 calorie, accompagnate da un elevato contenuto glucidico e proteico.
Carni alla brace difficilmente mancheranno sulla tavola delle feste. I tagli che normalmente accompagneranno le nostre braciate difficilmente interesseranno parti magre, apportando quindi circa 300 calorie per 100gr di prodotto.
E non è finita qui:a conclusione di questa giornata a colpi di calorie ecco trionfare i dolci, altri protagonisti di questo giorno di festa a cui porre particolare attenzione.
Infatti il “pezzetto di cioccolato” che andremo ad assaggiare, mediamente pari a 50 grammi, con circa 280 calorie per la versione al latte, 260 calorie per chi opta per il fondente, 270 calorie per gli amanti del bianco, fino a sfiorare, e spesso superare, le 300 calorie per le versioni arricchite da nocciole, mandorle e caramello, a conclusione di un pasto così ricco potrebbe rappresentare molto più di un semplice “strappo alla regola”.
Una fetta di colomba invece, pari a circa 100 grammi, con il suo aspetto “leggero” apporta invece circa 400 calorie. Chi invece opterà per le versioni più elaborate e farcite da creme e cioccolato le calorie ed il quantitativo in grassi sarà destinato ad aumentare in maniera esponenziale.
Altro dolce non proprio light è la classica pastiera napoletana che, con le sue 380 calorie per soli 100 grammi di prodotto, una fettina per intenderci, rappresenta nel suo insieme un pasto completo.
Ovviamente dovremo considerare anche il consumo di alcolici quali vino birra, spumante, che incideranno sull’apporto calorico del pranzo apportando circa 300-400 calorie aggiuntive.
Il consiglio per tagliare qualche caloria
Sicuramente nei giorni di festa è difficile immaginare di riuscire a seguire uno specifico regime alimentare, escludendo ovviamente situazioni e necessità specifiche.
Per poter concedersi qualche strappo alla regola senza però eccedere o mettere a dura prova la nostra linea possiamo utilizzare qualche semplice trucco.
La mattina del pranzo pasquale evitiamo di consumare colazioni estremamente abbondati e ricche in grassi. No quindi a brioche, merendine e dolci, così come a preparazioni salate quali toast, uova e salumi. Optiamo invece per uno yogurt dal ridotto contenuto in grassi, una spremuta d’arancia o dei fiocchi di avena. È importante, anche in vista di un pranzo sostanzioso, cercare di non saltare la colazione ma preferire piuttosto un piccolo pasto leggero. Questo aiuterà a non arrivare troppo affamati a tavola.
Durante il pranzo dimezziamo le porzioni, evitiamo di fare il bis, e cerchiamo di limitare il consumo di pane, cracker e grissini che andrebbero solo ad innalzare ulteriormente l’apporto in carboidrati. Se pranziamo al ristorante cerchiamo di evitare preparazioni laboriose e ricche in condimenti, scegliendo sempre un contorno a base di verdure, crude o cotte, preferibilmente non ripassate in condimenti, in modo da garantire una buona quota in fibre vegetali.
Inoltre limitiamo il consumo di alimenti ricchi in grassi alla singola giornata festiva. I giorni successivi cerchiamo di praticare qualche attività sportiva, magari all’aria aperta, in modo da favorire lo smaltimento dei grassi e delle tossine accumulate.
Trascorse le feste intraprendiamo invece un programma alimentare ben equilibrato e studiato in base alle specifiche esigenze nutrizionali della persona per perdere peso, laddove necessario, o mantenere la forma fisica, preservando prima di tutto salute e benessere.
Una buona alimentazione è amica della salute.