Quali libri leggere questa estate? Oggi suggerisco tre libri molto interessanti.

In uno vengono illustrati tanti piccoli sordidi segreti che riguardano l’industria del cibo.

Nel secondo si affronta l’aspetto del marketing: perché compriamo questa cosa invece di quell’altra?

Nel terzo invece si parla di cucina italiana: dove è nata davvero? E perché? Da dove vengono realmente i nostri piatti più famosi?

Quali libri leggere: “Siete pazzi a mangiarlo!” di Christophe Brusset

Christophe Brusset ha lavorato per tanti anni dell’industria alimentare e quando l’ha lasciata ha deciso di raccontarci cosa finisce davvero nel nostro piatto.

Siete pazzi a mangiarlo!racconta come il concetto di cibo “edibile” sia in realtà molto relativo e dipenda fortemente dalle abitudini e dalle credenze culturali.

Non solo: vengono spiegati truffe e raggiri che vengono espletati continuamente e che possono rivelarsi dannosi, o rivoltanti, per il consumatore.

Quando comprate lo zafferano, o l’origano, sapete cosa state comprando? Perché è meglio evitare i prodotti macinati o liofilizzati?

Un vero e proprio libro dell’orrore, per cui dopo non guarderete più il supermercato nello stesso modo. Ma sarà un bene.

“Al gusto di cioccolato. Come smascherare i trucchi della manipolazione linguistica” di Matteo Rampin

Un novizio chiese al priore: “Padre, posso fumare mentre prego?” e venne severamente redarguito. Un secondo novizio chiese allo stesso priore: “Padre, posso pregare mentre fumo?” e fu lodato per la sua devozione.

Inizia così il secondo libro. Perchè compriamo ciò che compriamo? Siamo sicuri che la pubblicità non ha alcun effetto su di noi? E ciò che c’è scritto sui prodotti invece?

Il più potente strumento di manipolazione è il linguaggio e ed in questo libro l’autore intende proprio aiutare il lettore a riconoscere i trucchi di politici, pubblicitari e venditori.

Anche dopo questa lettura vedrete i vostri acquisti sotto un’ottica diversa. E anche qui sarà un bene.

“La cucina italiana non esiste” di Massimo Montanari

Chiudiamo con un terzo libro. Chi ha inventato la cucina italiana e dove? Siamo tutti sicurissimi che la carbonara sia nata in Italia, senza panna. E se invece fosse nata in America e la panna c’era sul serio?

Quando abbiamo iniziato ad usare il tavolo? Come hanno cambiato il frigorifero e l’auto la storia della nostra cucina? Chi ha inventato la pasta?

Montanari sostiene che la cosiddetta “cucina italiana” è in realtà il risultato di una lunga e complessa evoluzione storica, influenzata da molteplici fattori culturali, sociali ed economici.

Siete pronti a mettere in discussione ciò che avete sempre creduto?

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