È divertente osservare i giochi della genetica: come si mischiano i tratti peculiari e le caratteristiche di due individui estranei, a formare una creatura nuova. Se poi i geni sono quelli portati in passerella o sugli schermi da modelle, attrici e cantanti, non resta che apprezzarne gli splendidi risultati a cui questa fusione dà vita.
La lista di duetti madre-figlia/o, riuscitissimi davanti all’obiettivo fotografico, è copiosa. E copiose sono le aziende che hanno sfruttato il potere della genetica a proprio vantaggio, consapevoli della sua capacità accattivante.
Yasmine e Amber Le Bon, protagoniste della campagna di Yamamay contro il cancro al seno, ne sono un degno esempio. Splendide e sorridenti, simili ma diverse, esclamano “Il cancro non ha età: previenilo anche tu“, durante la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica.
E prima di loro Emma Stone e sua madre Krista, per Revlon, Sharon e Kelly Osbourne per Mac, le auree Georgia May Jagger e Jerry Hall per Sunglass Hut. Fino alle fiere e italiane Bianca Balti e Matilda, ormai inserita nel fashion system per dare merito alla sua innocente bellezza o la splendida Benedetta Gori, primogenita di mamma Cristina Parodi, di recente debutto sulle passerelle milanesi.
Come non citare poi la splendida Cindy Crawford, icona di Versace negli anni Novanta, che oggi lascia il testimone alla figlia Kaia, protagonista dell’attuale campagna della maison. E ancora Jennifer Lopez, simbolo con i suoi due figli, Emme e Max, della linea baby di Gucci.
Numerosi e differenti, dunque, gli esempi, quando a mischiarsi sono tutte le sfumature della bellezza. Non resta che goderseli e giocare a indovinare di quale dei due genitori è la fossetta sul mento o il colore dell’iride.