Potreste sopravvivere due ore senza smartphone? A primo impatto, probabilmente la vostra risposta sarebbe affermativa, studi di ricercatori statunitensi hanno invece dimostrato che anche due ore potrebbero essere tantissime per lo standard attuale: molti utenti sono affetti, infatti, da una vera e propria dipendenza che chiamiamo nomophobia. Scopriamo i dettagli.
Caglar Yildirim e Ana-Paula Correia, rispettivamente dottorando allo Iowa State’s Human Computer Interaction program e professoressa associata alla Iowa State University School of Education hanno realizzato uno studio in due parti sulla relazione con il nostro smartphone, il quale sarà pubblicato per intero ad Agosto. Qui hanno dedicato la prima parte alla ricerca generale tramite 4 semplici domande, mentre nella seconda parte, ancora in corso, sono passati ad un’analisi più dettagliata.
All’inizio hanno chiesto ad alcuni diplomati di diciannove anni quali fossero le loro sensazioni quando per diversi motivi non avevano lo smartphone con sé.
Le loro risposte non sono state cosi sorprendenti.
Non posso comunicare
Secondo alcuni ragazzi è impossibile comunicare.
Connessioni disperse
Altri si sentono disconnessi dal mondo virtuale.
Non poter accedere all’informazione
Altri ancora pensano che per accedere all’informazione occorra controllare il proprio smartphone. Rimanere senza, significa non poter trovare risposte utili.
Non è conveniente
Alcuni, infine, ritengono che vivere senza smartphone non convenga: certi compiti sono più semplici da effettuare con la tecnologia che con la mente.
In questi casi si è parlato quindi di nomophobia, la quale pare affliggere in percentuale di 3.6 volte superiore le donne rispetto agli uomini. Ma la situazione è meno drammatica di quel che sembra. Secondo Robert Weiss, anziano presidente dello sviluppo clinico per la salute degli elementi comportamentali, questi strumenti ci aiutano a stare connessi e perciò non dovremmo averne paura. Un buon consiglio sarebbe comunque quello di non abusarne e per capire a quale livello siate della vostra dipendenza, ecco a voi i 20 quesiti che fanno parte della seconda fase dello studio.
Potrei sentirmi a disagio senza il costante accesso all’informazione attraverso lo smartphone.
Potrei annoiarmi se non potessi controllare l’informazione sul mio smartphone quando voglio.
Non essere in grado di ricevere le notizie sul mio smartphone mi renderebbe nervoso.
Mi sentirei a disagio se non potessi usare il mio smartphone e/o le sue abilità quando voglio farlo.
Terminare la batteria nello smartphone mi spaventerebbe.
Se fossi sul punto di terminare il mio credito o raggiungere il limite dati consentiti mensili, sarei in panico.
Se non avessi un segnale dati o non potessi connettermi al Wi-fi, controllerei continuamente se ho segnale o possa trovare una linea wifi.
Se non potessi usare il mio smartphone, avrei paura di perdermi da qualche parte.
Se non controllassi il mio smartphone per un po’, sentirei il bisogno di farlo.
Se non avessi il mio smartphone con me:
Sarei ansioso perché non potrei comunicare istantaneamente con la mia famiglia o amici.
Sarei preoccupato perché la mia famiglia o i miei amici non potrebbero raggiungermi.
Mi sentirei nervoso perché non sarei in grado di ricevere messaggi di testo e chiamate.
Sarei ansioso perché non potrei mantenermi in contatto con la mia famiglia e/o i miei amici.
Sarei nervoso perché non saprei se qualcuno ha provato a cercarmi.
Sarei ansioso perché la mia costante connessione alla famiglia e agli amici sarebbe rotta.
Sarei nervoso perché sarei disconnesso dalla mia identità on line.
Sarei a disagio perché non potrei stare aggiornato con i social media e i network online.
Mi sentirei a disagio perché non potrei controllare le mie notifiche per aggiornamenti da parte delle mie connessioni e network on line.
Sarei ansioso perché non potrei controllare i miei messaggi email.
Mi sentirei strano perché non saprei cosa fare.
Dopo aver risposto in maniera sincera, qual è il vostro grado di smartphone dipendenza?