Il riso nero, il cosiddetto “riso di Venere“, è ricco di antiossidanti e ha una funzione antinfiammatoria.
A svelarlo è una ricerca fatta da alcuni esperti statunitensi dell’Agricoltural Research Service di Albany, pubblicata successivamente sulla rivista scientifica “Journal of Agricultural and Food Chemistry“.
I ricercatori hanno svolto uno studio molto particolare: infatti hanno somministrato ad alcuni topolini con la dermatite, oltre al loro cibo abituale, anche un estratto di lolla, la buccia del chicco di riso nero. Gli studiosi hanno riscontrato che, in questi topolini, l’infiammazione della pelle si era ridotta quasi del 30%, a differenza di tutti gli altri ai quali non era stata data da mangiare la buccia del riso.
Quindi è proprio vero che il riso di Venere produce benefici? Analizzando i dati di questa ricerca, sembra proprio di sì. Il riso nero, quella varietà di riso orientale, riesce, se non proprio ad eliminare, almeno a migliorare tutti i disturbi legati alle allergie, in particolare quelle della pelle.
E i vantaggi sulla pelle avverrebbero, in gran parte, grazie alla lolla – la buccia del riso nero – che riesce a fermare la produzione di istamina, che è uno dei mediatori chimici che provoca le infiammazioni.
Questo tipo di riso, che un tempo, soprattutto in Cina, era usato solo dagli imperatori e dalla nobiltà, ora è consumato da moltissime persone, forse proprio per i suoi effetti positivi.
E sono tantissime le ricette che si possono creare con il “riso di Venere“: piatti sfiziosi, con carne, pesce o crostacei, che ci faranno venire l’acquolina in bocca. E in più renderanno la nostra pelle come quella di un bambino.