Ricorre domani,27 gennaio, il 70esemio anniversario della liberazione dai nazisti del campo di concentramento ad Auschwitz da parte delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.
In occasione di quest’importante data, i fotografi Reuters si sono riuniti per fare ritratti dei sopravvissuti ad Auschwitz, pochi ancora in vita ad oggi, e per raccontare al resto del mondo le loro terribili storie, le loro paure, la loro vita, e tutto quello che è successo durante l’Olocausto.
Ritratti per non dimenticare.
Auschwitz, situato nella Polonia occupata dai nazisti, è forse il campo di concentramento più famoso della storia. Liberato, appunto, il 27 gennaio del 1945, si stima abbia ucciso più di un milione di persone, la maggior parte ebrei.
Dei 200.000 detenuti che sono stati liberati nel 1945, circa 300 sono vivi ancora oggi, e il loro coraggio li ha portati a mostrare al mondo cos’è stato davvero Auschwitz.
Erano bambini, adolescenti o poco più al tempo della guerra e della deportazione. Oggi sono anziani, con il terrore negli occhi, e una foto della famiglia morta nei campi di concentramento in mano.
Erzsebet Brodt, Marian Majerowicz, Danuta Bogdaniuk-Bogucka, Jacek Nadolny e tanti altri nomi. Sono persone, volti, sogni, valori; non numeri da mandare nelle camere a gas.
Laszlo Bernath, Eva Fahidi, Maria Stroinska, Bogdan Bartnikowski: sono ricordi, affetto, famiglia. Sono vita. Non persone da sterminare senza pietà.
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