La prima volta che ho incontrato Roberta Ciuccio sono rimasta affascinata dai suoi gioielli: aveva un ciondolo al collo a forma di goccia rovesciata, con una pietra di colore scuro posta al centro. Sembrava uno di quegli amuleti che indossano le fate nei film hollywoodiani, prodotto a suo dire da una disegnatrice di gioielli spagnola di nome Beatriz. Provo sempre tanto rispetto per le donne originali, quelle che hanno il gusto e il coraggio per uscire fuori dagli schemi e dalle mode del momento.
Lei è infatti una di quelle che odia il conformismo delle perle, che indossa anelli a forma di conchiglia stilizzata al posto dei soliti diamanti di provincia. Quel ciondolo d’argento artigianale mi suggeriva silenziosamente di interrogarmi un po’ di più su quella donna misteriosa dai capelli rossi, il cui portfolio mi aveva fatto venire voglia di innamorarmi alla follia. Di perdere la testa, di fuggire via per sempre mano nella mano con qualcuno che mi avrebbe amata per tutta la vita. Perché ogni ragazza sospira pensando all’amore vero, quello sereno, sorridente, leale. L’amore che due persone si giurano solennemente sopra l’altare e che ti fa fare progetti quando ancora non ti sono spuntati i molari.
Solo un artista sensibile è in grado di catturare i sentimenti, i sorrisi e gli abbracci che si scambiano due persone poco prima di iniziare una vita assieme. Roberta Ciuccio è una fotografa a 360 gradi, ma è riuscita a fare del matrimonio la sua specialità. La sua attività di wedding photography è radicata tra le meraviglie di Napoli ma si svolge in giro per l’Italia, sempre alla ricerca dello scatto d’amore perfetto.
Qual è stato il momento in cui hai capito di volere diventare una fotografa ?
L’idea di diventare fotografa non è nata subito, anzi: ho iniziato concentrandomi su altre forme d’arte come il disegno e la pittura. Sono sempre stata molto curiosa e ad un certo punto ho avvertito la voglia di volere fermare per sempre le immagini che colpivano i miei occhi. È stato questo il motivo per cui mi sono avvicinata alla fotografia: la voglia di catturare per sempre qualcosa, di poterla riguardare per conservare in eterno le stesse emozioni.
Cosa ti piace del tuo lavoro ?
La cosa che più mi piace del mio lavoro è il fatto di non viverlo come tale: si tratta invece di una passione che arde continuamente e che mi da la libertà di sperimentare e l’opportunità di stabilire un legame empatico con le persone.
La tua fotografia è poliedrica anche se nell’ultimo periodo ti sei specializzata in wedding photography: qual è il momento più emozionante di un matrimonio?
La fotografia di matrimonio è un’occasione unica per poter vivere delle emozioni profonde; non si tratta di semplici ricordi per gli sposi, ma di momenti d’amore spontanei che si conservano, attraverso le foto, per l’eternità.
Forse i momenti più belli riguardano la preparazione a casa, perché gli sposi sono in presenza della famiglia e degli amici più cari, che solitamente sono anche più emozionati dei diretti interessati. Adoro poi il momento delle promesse, che per me è una vera e propria tragedia perché mi capita sempre di commuovermi. Mi piace tanto poi quando gli sposi finalmente si rilassano e cominciano a divertirsi in compagnia degli invitati. Quegli instanti sono di pura gioia e cerco sempre di non interferire con la mia presenza; non amo particolarmente le pose plastiche, non chiedo agli sposi di assumerle ma cerco di catturare espressioni spontanee.
Che consigli dai a una coppia di sposi che vuole realizzare il proprio album di fotografie?
Io sono figlia di un artigiano e per il mio lavoro ciò si è rivelato un valore aggiunto. L’album che consegno agli sposi ha un valore sacro: è il mio bigliettino da visita, l’immagine di quello che sono nel profondo e ci tengo a conferirgli un sapore antico e curato artigianalmente. Di solito scelgo assieme agli sposi ogni minimo dettaglio, dal tessuto alle iniziali fino alla scatola esterna: si tratta di un prodotto unico, che non potrà mai essere uguale a un altro.
Qual è la richiesta più strana che una coppia di sposi ti ha fatto?
Forse non ho mai ricevuto una richiesta particolarmente strana, ma ho avuto la fortuna di potere lavorare a matrimoni anticonvenzionali, come quello con la sposa vestita di nero. Straordinaria.
Hai una vera e propria ossessione per i ritratti, quali sono le espressioni che ti emozionano di più?
Si, è vero, il ritratto per me è una vera e propria ossessione perché quando scatto il mio obiettivo è riuscire a catturare un pezzettino di anima. Prima di scattare infatti cerco sempre di entrare in confidenza con la persona che ho davanti e di metterla a suo agio con dolcezza e un pizzico di simpatia. Chi riuscirebbe a dare il meglio di se con un fotografo freddo o addirittura antipatico?
Oltre a fotografare gli innamorati ti sei occupata anche di moda, realizzando servizi per campagne di vendita e partecipando a moltissime mostre di fotografia. Preferisci la moda o l’amore?
La fotografia è un mondo troppo vasto per non essere sperimentato. Su due piedi non riesco a fare una scelta, anche perché non si tratta di mondi troppo distanti. Sono fiera degli album matrimoniali così come degli editoriali artistici: in entrambi vado alla ricerca della vera bellezza.
Pensi di sposarti? Se si chi farà le foto al tuo matrimonio?
Certo che penso di sposarmi, credo molto nel matrimonio e forse questo è il motivo per il quale vivo intensamente quello degli altri.
Per la scelta del fotografo credo che sarà un po’ dura ma forse chiederò aiuto ai miei collaboratori, così da rendere il mio giorno perfetto come farei io con ogni meravigliosa coppia di sposi.