C’è un’età perfetta per il matrimonio? Secondo molti studi condotti sin’ora, più si è avanti con gli anni, minore è il rischio di compiere questa scelta senza cognizione di causa e quindi di divorziare. Un recente studio di Nicholas Wolfinger, sociologo dell’Università dello Utah, sostiene invece che le possibilità di divorziare aumentano del 5% ogni anno se ci si sposa dopo i 32 anni, mentre diminuiscono dell’11% se si fa il grande passo entro i 32 e dopo i 24. Conclusione: secondo il National Survey of Growth l’età ideale per sposarsi sarebbe tra i 25 e i 29 anni. Ma perché?
Lo psicologo americano Wolfinger, autore nel blog del sito Family Studies, ha analizzato i dati dell’ “Indagine nazionale Usa sulla crescita delle famiglie”, raccolti dal 2006 al 2010, osservando un rischio di divorzio del 20% tra chi si e’ scambiato gli anelli tra i 20 ed i 24 anni e del 19% tra le coppie che si sono sposate oltre i 35 anni.
Se è chiaro il perché di un probabile divorzio per i 20enni, ancora poco maturi per affrontare un legame duraturo con una persona e allo stesso tempo facilmente suscettibili alla gelosia, l’insicurezza, le pressioni esterne e i dubbi; le motivazioni che aumentano il rischio di fallimento di un matrimonio intrapreso dopo i 32 anni sono ben diverse. Innanzitutto se una persona ha superato i 30 senza un legame stabile, probabilmente non è predisposto a questo tipo di pratica. In secondo luogo, la presenza di altri figli mette sicuramente in difficoltà la coppia e ancora aver avuto tantissime altre relazioni incide sul modo di interagire con l’altra persona.
Secondo quanto scritto da Wolfinger, “aspettano a sposarsi, spesso perché non trovano nessuno che voglia portarli all’altare. Quando compiono il grande passo, i loro matrimoni hanno automaticamente un alto rischio di divorzio. Più in generale, forse le persone che si sposano più tardi devono affrontare un gruppo di potenziali partner che sono stati scartati escludendo da quelli disponibili gli individui più predisposti ad avere successo nel matrimonio.”
Di tutt’altro avviso è il sociologo dell’University of Maryland, Philip Cohen, ancora oggi convinto che l’aumento dell’età non può che incidere positivamente sul successo di un matrimonio.
Sta di fatto che la percentuale dei divorzi in Italia si mantiene bassa, proprio perché sempre meno persone decidono di sposarsi. Un matrimonio comporta infatti delle spese che in molti non possono più permettersi. La crisi economica ha colpito le famiglie, prima di ogni altro settore.