Prendere appunti con carta e penna è preferibile all’uso del computer quando si vuole davvero ricordare delle nozioni: questo il verdetto dei ricercatori dell’Università di Princeton, secondo i quali scrivere a mano aiuta a memorizzare meglio e più a lungo i concetti.
Gli studenti statunitensi, infatti, fanno largo uso di computer portatili in classe per riuscire essere più produttivi: digitare, del resto, è un atto molto più rapido di quanto non lo sia la scrittura manuale. Così, in generale quelli che usano i pc durante le lezioni tendono a raccogliere più informazioni rispetto a quelli che le appuntano sul quaderno.
Eppure, per quanto sia importante disporre di appunti più precisi, sembra proprio che gli studenti che prendono appunti con carta e penna ricordino poi molte più cose rispetto ai propri colleghi informatizzati. Grazie a tre esperimenti, i ricercatori Pam Mueller e Daniel Oppenheimer hanno analizzato un campione di studenti per verificare la loro capacità di ricordare i particolari, la comprensione dei concetti e la capacità di sintesi delle nozioni espresse.
La classe esaminata è stata divisa in due gruppi: all’uno è stato dato un blocco appunti con penna e all’altro un pc portatile. Entrambi, dopo aver seguito una conferenza prendendo appunti, sono stati interrogati su quanto era stato enunciato: i ricercatori hanno, così, notato che per le domande a sfondo mnemonico le risposte erano allo stesso livello per tutti e due i gruppi, mentre per le domande più concettuali quanti avessero preso appunti a mano si sono rivelati di gran lunga più preparati.
“Gli studenti che usavano il pc stavano praticamente riportando il corso parola per parola – dice Mueller – e, visto che la scrittura a mano è meno rapida, quelli che prendevano appunti su carta sono stati più selettivi, limitandosi alle informazioni ritenute più importanti. Questo gli ha permesso di poter incamerare i contenuti in modo più efficace“.
Ancora, Pam Mueller ha proposto agli studenti muniti di portatile di evitare di annotare le informazioni letteralmente, ma la stragrande maggioranza ha confessato di avere grosse difficoltà. Infine, la Dottoressa ha chiesto a tutti e due i gruppi di studiare i propri appunti per poi sottoporsi a un’interrogazione la settimana dopo: anche in questo caso i più bravi si sono rivelati quelli che avevano preso appunti a mano.
“Siamo stati molto sorpresi dal fatto che chi ha utilizzato carta e penna abbia ottenuto risultati migliori anche in questo caso – conclude la Dottoressa – nonostante avessero una numero di informazioni di gran lunga superiore, coloro che hanno adoperato il pc non sono riusciti a memorizzarle in maniera appropriata sin da principio“.