Lo “Sheroes Hangout Café” nasce con l’intento di dare nuova speranza alle donne vittime di violenze, soprusi, maltrattamenti. Donne, quelle indiane, sfigurate dall’acido, dalla cattiveria dei propri mariti, dalla propria famiglia. E l’idea sembra essere davvero vincente.
Geeta e le sue figlie, Neetu e Kishna, sono state vittime di una vera e propria violenza. O meglio, di un tentato omicidio da parte del padre di famiglia. Sono bastate due bottiglie di acido a distruggere un’intera famiglia. Kishna muore, Neetu rimane quasi del tutto cieca. Perché? “Niente figlie, voglio dei maschi”, sentenzia il padre. Oggi, però, madre e figlia lavorano al Cafe Sheroes Hangout e hanno ricominciato a vivere.
Il progetto, infatti, sta aiutando moltissime donne. Lo “Sheroes Hangout Café” è stato aperto ad Agra, in India: è un bar, in poche parole, un luogo di incontro dove è possibile degustare caffè e tè tipici, leggere numerosi libri grazie alla biblioteca e dove Rupa, una ragazza sfigurata dalla matrigna, vende le proprie creazioni.
Sheroes Hangout è nato anche grazie alla campagnia Stop Acid Attacks, associazione fondata a Nuova Delhi nel 2013, che cerca di sensibilizzare la cultura indiana per evitare l’utilizzo dell’acido contro le donne da parte degli uomini che le considerano un oggetto da distruggere.
C’è speranza per tutte.