È una giornata epocale per tutte le associazioni LGTB e per le persone che da anni lottano per garantire ai gay i giusti diritti: da oggi secondo una sentenza della Corte Suprema, anche negli Stati Uniti il matrimonio tra gay diventa legale. Tra i tanti sostenitori spunta Zuckerberg.
Subito dopo l’annuncio della notizia, il fondatore di Facebook scrive così sulla sua pagina profilo:
“Il nostro paese si è fondato sulla promessa che tutte le persone sono state create uguali, e oggi noi abbiamo fatto un ulteriore passo per mantenere quella promessa.
Sono così felice per tutti i miei amici e tutte le persone che nella nostra comunità che possono finalmente celebrare il loro amore ed essere riconosciute come coppie uguali di fronte alla legge.
Abbiamo ancora tanto da fare per raggiungere la totale uguaglianza, ma stiamo andando nella giusta direzione.”
Le parole da Zuckerberg sono seguite dalla foto di quanto successo a favore dei gay nel territorio statunitense dal 2008 ad oggi.
Un vero e proprio cambiamento che aggiunge gli Usa alla lista delle regioni che danno libertà di manifestare e celebrare il proprio amore di fronte a Dio anche alle coppie omossesuali.
Solo da poche settimane in Irlanda si è stabilito per la prima volta in un paese cattolico il diritto al matrimonio tra gay. L’Italia invece si muove lentamente con una legge che permette le unioni civili, ma non infrange il mito della Chiesa cattolica che incide ancora sulle decisioni del nostro Stato. Si attendono ulteriori sviluppi, intanto arriva un sospiro di sollievo da tutte le coppie gay che vivono negli Stati Uniti e potranno essere legalmente riconosciute ovunque all’interno dei propri confini.