Stando a un recente studio apparso sulla rivista scientifica “Environment and Behavior”, è sufficiente la sola presenza del proprio smartphone per guastare il tenore di una conversazione o l’empatia stabilita con la persona con cui si sta chiacchierando: gli studiosi della Virginia Tech University lo chiamano “effetto iPhone” e può avere risvolti persino peggiori se gli interlocutori si conoscono da tempo.
Pare che in effetti non sia neanche necessario tenere il cellulare in mano o utilizzarlo perché ci si distragga: basta soltanto che stia sul tavolo perché ci si distolga dal feeling visivo, venendo meno particolari come le espressioni facciali o il tono della voce. Nel corso della loro ricerca, gli scienziati hanno dato a 200 coppie un tavolino in un bar e due temi da affrontare, uno più leggero e l’altro più impegnativo. Nell’osservare, a loro insaputa, i conversatori all’opera per 10 minuti, i ricercatori hanno notato se uno dei due o entrambi armeggiassero o meno col proprio smartphone.
In seguito, è stato verificato mediante un questionario quanto gli interlocutori avessero gradito la conversazione: eliminate varianti come età, sesso, provenienza e umore, in tutti i casi le conversazioni intrattenute in presenza di un cellulare sono risultate essere meno interessanti di quelle avvenute in assenza del “terzo incomodo” tecnologico. E ciò a prescindere dall’argomento trattato – impegnativo o meno – o dal fatto che lo smartphone fosse stato utilizzato. Il punto è – affermano gli esperti – che avere il cellulare sottomano ci proietta continuamente in altre situazioni, facendo sì che la nostra attenzione si sposti altrove: una tendenza che si accentua soprattutto tra gli interlocutori che hanno rapporti stretti già da tempo.