Accendiamo la televisione, guardiamo il telegiornale che ci presenta l’ennesimo caso di omicidio. Mentre la polizia brancola nel buio, noi abbiamo già analizzato le possibili arme del delitto, i sospettati, i luoghi del crimine e in cinque minuti siamo giunti alla conclusione che “Il colpevole è il maggiordomo.”
Anche Sherlock Holmes deve essere arrivato alla nostra stessa soluzione, ne siamo sicuri. Il perché è semplice: Sherlock Holmes non è solo un personaggio letterario, è anche una serie tv britannica. A questo si aggiungono gli insegnamenti su come risolvere i casi polizieschi dei vari ed eterni CSI (non finiranno mai, sono come Beautiful), oppure di Castle, The Mentalist e Hannibal.
Procuratevi un consulente
Ammettiamolo. Qui in Italia i casi di omicidio si protraggono per anni, e sapete perché? La polizia non ha un consulente che dia loro una svegliata. Volete mettere un Patrick Jane che finge di poltrire durante il giorno per poi rivelare, in stile Tenente Colombo, il vero omicida? E se lui fa gli insulti, voi occupatevi di fare i consulti.
Se l’arma non c’è, ci sono di mezzo gli alieni
Si brancola ancora nel buio: c’è la vittima ma non si trova l’arma del delitto. Voi avete già analizzato ogni possibilità e del resto è facile come giocare a Cluedo: coltello, forbici o carta? No, niente morra cinese. Se l’arma del delitto non è inclusa negli strumenti prima citati, non c’è altra spiegazione se non quella di assecondare la teoria di Richard Castle: ci sono di mezzo gli alieni.
Ma è un sangue vero quello?
Impariamo dai CSI americani ad analizzare il sangue e ci sembra una cosa forte, peccato che la realtà è ben diversa. Il dilemma ci assale: se il malcapitato è stato rapito da un’entità extraterrestre, vuol dire che non è morto, giusto? E quella macchia rossa sul petto non è sangue, siete d’accordo?
Dov’è finito il cadavere?
Prendiamo il nostro tablet e appuntiamo quanto appreso finora, proprio come dei veri detective. Niente arma del delitto e niente cadavere. E se la vittima fosse stata rapita dal cannibale Hannibal Lecter, che ha deciso di farci un bello stufato?
I soliti sospetti
Siamo quasi alla fine della nostra indagine e abbiamo impiegato circa quaranta minuti, ovvero quanto la durata di un classico episodio di una serie tv. Analizziamo i sospettati e creiamo una rete intrigata quanto la serie di matrimoni di Brooke Logan in Beautiful e cataloghiamo i nostri possibili omicida: moglie, ex moglie, ex marito, suocera, parenti di quinto grado e il cane. Chiunque potrebbe essere il colpevole, ma attenzione a non omettere un piccolo fatto: la vittima non ha nessun parente e odia gli animali.
Nel dubbio, è colpa del maggiordomo
Come dei moderni Sherlock Holmes, indossate cappotto lungo e portate la lente d’ingrandimento per sentirvi presi dalle vostre indagini. E se proprio non dovreste giungere alla conclusione, ricordatevi che in questi casi la colpa è sempre del maggiordomo. Elementare, Watson.
A chi serve la laurea in criminologia quando possiamo risolvere gli omicidi meglio di Sherlock Holmes?