I tatuaggi invisibili, o meglio, visibili solo se esposti alla luce degli raggi ultravioletti stanno spopolando in tutta Europa.
Originaria delle Americhe tanto quanto le patate, la nuova moda dell’arte dei tatuaggi vede realizzazioni completamente invisibili alla luce del sole – se non per le cicatrici lasciate dalla macchinetta – che esploderanno nei loro colori solo la sera, in discoteca magari o ad un rave party.
In effetti si possono nominare precursori del nuovo genere proprio i raver, mitologico popolo della notte, ballerini di musica techno fino ad orari che arrivano a coincidere col primo turno di lavoro. Ebbene quest’ultimi avrebbero dato vita a un genere che ha dell’assurdo, nonché del surrealistico, nei risultati.
La nuova frontiera del vedo-non vedo sta contagiando anche i più fedeli all’antica arte originaria, che ricorrono a qualche ritocco del tatuaggio standard, aggiungendo parole o piccoli ma significativi dettagli.
La realizzazione gravita intorno ad una nuova tipologia di inchiostri, più densi – quindi più difficili da lavorare – e molto più costosi di quelli tradizionali.
Ancora non è stata fatta chiarezza riguardo l’integrità salutistica delle componenti, infatti, la Food and Drug Administration non ha ancora approvato nulla. Il dibattito stesso è ancora in ballo tra i tatuatori, che non riescono a convergere verso un unico fronte, lasciando il pubblico un po’ perplesso.
Si pensa in primis alle allergie che potrebbero insorgere con l’assorbimento – da parte della pelle – delle sostanze all’interno dell’inchiostro. A causa di questa reazione, inoltre, il tattoo sarebbe destinato a scomparire, specialmente dopo una lunga esposizione al sole.
In Italia non mancherà molto al momento in cui i nostri artisti introdurranno lo stesso servizio, in fin dei conti il risultato è magnifico e di certo si può morire di cose peggiori.