Quante volte vi sarà capitato di chiedervi: “ma come facevano i nostri nonni senza gli smartphone, senza i computer, i social network?”
Inevitabilmente ci sovviene alla mente l’immagine di un troglodita con la clava che cerca di comunicare con i segnali di fumo.
E invece, anche prima dell’avvento della tecnologia, i nostri nonni se la cavavano benissimo, anche se noi non sapremmo andare a buttare la spazzatura senza lo smartphone, sia mia dovessimo dimenticarci come si fa, almeno potremmo chiedere aiuto al nostro cellulare.
Scherzi a parte, ormai la nostra vita gira attorno a questi strumenti digitali che ci hanno reso un pò idioti, ammettiamolo. Non sappiamo più fare niente senza l’aiuto del nostro smartphone.
Lo usiamo per mettere la sveglia la mattina, per organizzare il nostro lavoro e i nostri impegni, per sviluppare la nostra vita sociale, per sentirci con gli amici, per cercare il supermercato più vicino, per ogni cosa. Ed effettivamente ci riesce difficile anche solo immaginare come facessero i nostri nonni senza.
Noi di Blog di Lifestyle siamo lieti di illuminarvi a riguardo mettendo a confronto i modi in cui un ragazzo 22enne affronta le attività quotidiane e come le affrontava sua nonna 80enne ai suoi tempi.
Come si fa ad organizzare un incontro con un gruppo di amici?
Ragazzo: Ho diversi gruppi di WhatsApp con diversi amici (amici uni, amici d’infanzia, comitiva del sabato), così si tende a parlare lì. Se si tratta di un grande evento, diciamo per un compleanno, creerò un evento Facebook o almeno un messaggio di gruppo per invitare tutti in una volta.
Nonna: Ora, io tendo a chiamare gli amici al telefono casa, ma non ho avuto un telefono di casa fino a quando mi sono sposata nel 1961.
Prima di allora avremmo organizziamo un incontro in anticipo, in modo che l’ultima volta che siamo stati tutti insieme, diremmo ‘ci vediamo di nuovo il prossimo Giovedi’ o qualcosa di simile.
Noi non abbiamo avuto i telefoni in casa come tutti gli adolescenti di oggi, quindi dopo la scuola saremmo andati in una cabina telefonica.
Come si sanno le notizie, come si svolgono le ricerche?
Ragazzo: una sola parola: GOOGLE. Sempre
Nonna: Si andava in biblioteca oppure alcuni di noi avevano dei libri, come le enciclopedie dove poter cercare quel che serviva. Io ho ricevuto il mio primo libro a 12 anni.
Come si prenota una vacanza?
Ragazzo: Io ho appena prenotato una vacanza dalla comodità del mio divano, usando il mio tablet mentre si guarda Downton Abbey in TV. Ho usato Trivago per confrontare i prezzi di hotel, Trip Advisor per leggere recensioni e Skyscanner per cercare le migliori opzioni di volo prima di acquistare tutto online.
Nonna: Vado da un agente di viaggio. Non necessariamente sai se quello che ti sta proponendo è il prezzo più conveniente, ma devi sperare che sia onesto e fidarti.
Sei sull’autobus, stai per andare ad un appuntamento con un amico, ti rendi conto di essere in ritardo, cosa fai?
Ragazzo: Gli scrivo subito un sms. Se non ottengo risposta in cinque minuti gli faccio anche uno squillo per essere sicuro che l’abbia ricevuto.
Nonna: Dovevi sperare che ti aspettasse. Probabilmente avresti potuto scendere dal bus per cercare una cabina, ma l’amico non avrebbe comunque avuto il telefono quindi non sarebbe stato d’aiuto.
Se invece fosse il mio amico in ritardo, io avrei aspettato una mezz’ora per poi rinunciare e tornare a casa.
Ascolti una canzone alla radio, ti piace, come fai ad acquistarla?
Ragazzo: Non ricordo l’ultima volta che ho comprato un CD. Scarico tutto, la mia musica va direttamente da iTunes al mio cellulare pronta per essere ascoltata in ogni momento
Nonna: Quando ero più giovane mi piaceva ascoltare il presentatore che annunciava la canzone, in modo da potermi scrivere il titolo e scendere al negozio di dischi più vicino per acquistarlo. Se non era disponibile chiedevo se avrebbero potuto recuperarlo per me.
Come si fa ad essere sempre aggiornato sulle novità?
Ragazzo: Controllo i siti dal mio cell mentre vado al lavoro, oppure vado su Twitter.
Nonna:Ho sempre sentito le notizie alla radio, di tanto in tanto guardavo un telegiornale o acquistavo un giornale.
Ti sei perso, come fai?
Ragazzo: Se devo andare in un posto nuovo mi assicuro di avere lo smartphone carico in modo da poter contare su Google Maps.
Nonna: Chiedo indicazioni a persone che mi sembrano del posto, magari di età avanzata.
Come contatti un amico in un altro Paese?
Ragazzo: Cerchiamo di sentirci e vederci tramite Skype, quando questo non è possibile per il fuso orario allora tramite e-mail o tramite Facebook.
Nonna:Io mandavo delle lettere, i francobolli costavano poco e sapevi che sarebbero arrivati in un paio di giorni.
Certamente la vita ci è stata agevolata dalla tecnologia, però magari ricordarsi che alcune cose sono fattibili anche senza potrà aiutarci per evitare la crisi di panico che ci prende quando dimentichiamo il cellulare a casa.