Immagini forti, marketing diretto e funzionale, che rende perfettamente l’idea di quanto sia importante l’alimentazione. Ancor di più quando mangiamo per due.
Infatti durante la gravidanza e l’allattamento tutto ciò che ingeriamo inevitabilmente lo mangia anche il nostro piccolo. Ecco perché dovrebbe prestare molta più attenzione e non cedere alle vecchie e malsane abitudini del cibo spazzatura sempre più diffuso sulle nostre tavole.
Il manifesto choc fa parte di una campagna brasiliana che punta a mettere in guarda le mamme sui pericoli per i propri figli rappresentati da una dieta non salutare. E se lo slogan è chiaro – “Tuo figlio mangia ciò che mangi tu” – le immagini sono forti.
La campagna è stata studiata per la Pediatric Society of Rio Grande brasiliana, e realizzata dalla agenzia Paim, proprio per ricordare alle neomamme che possono danneggiare la salute del proprio bambino scegliendo una dieta povera di nutrienti o ricca di sostanze nocive.
“Le tue abitudini nei primi mille giorni di vita del bambino possono prevenire lo sviluppo di serie malattie”, spiegano gli esperti che hanno promosso la campagna.
“Se la madre si nutre male e aumenta anche di peso – spiega Claudio Giorlandino, ginecologo, segretario generale Sidip, Italian College of Fetal Maternal Medicine – il suo comportamento alimentare può predisporre il feto a un dismetabolismo, ossia all’alterazione del metabolismo. E una tipica malattia del dismetabolismo è il diabete. C’è da dire che da noi le donne in gravidanza sono più attente alla dieta. Tra l’altro si tratta di una dieta mediterranea”
“Ma la gravidanza non è una malattia e deve essere vissuta con estrema serenità. Se stravolgere le proprie abitudini in vista di una possibile gravidanza è controindicato, perché può provocare eccessivo stress, adottare alcuni comportamenti può essere di grande aiuto. Non solo per il concepimento, ma anche per migliorare il proprio stato di salute. L’alimentazione è importantissima. Un regime corretto riduce il rischio di malattie croniche, anche gravi, a carico del nascituro, quali diabete, obesità, patologie cardiovascolari, tumori e malattie mentali”.
La dieta migliore dunque è la classica e da sempre conosciuta “dieta mediterranea” ricca di frutta e verdura di stagione consumati duranti i 5 pasti giornalieri consigliati. Giorlandino consiglia anche di “preferire i cereali integrali a quelli raffinati; mangiare almeno un paio di volte alla settimana il pesce azzurro, ricco dei cosiddetti grassi buoni, che proteggono cuore e arterie. Per i condimenti optare per l’olio extravergine di oliva, che contiene vitamina E e polifenoli, sostanze fondamentali per l’organismo”
Ricordati “tuo figlio è ciò che mangi tu”