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Secondo alcune statistiche ci sarebbero dei periodi dell’anno in cui generalmente siamo tutti un pò più felici. Il Natale, secondo una ricerca condotta dagli esperti di «Wonkblog» del Washington Post, rientra fra i periodi più allegri dell’anno, seguito dal 24 dicembre e dal Capodanno.

Quando si dice “a Natale siamo tutti più buoni“, non è la solita frase fatta, sembrerebbe infatti che, proprio in questo periodo, viviamo le giornate con più gioia e serenità e questo, ovviamente, influenza anche il rapporto con gli altri.

È indubbia la questione che, prendendo in esame un intero anno, il periodo più felice è quello estivo, l’aria di mare, le vacanze e le giornate più lunghe influenzano il nostro modo di vivere. Secondo il dottor Elinore McCance-Katz, psichiatra al Substance Abuse and Mental Health Services Administration, infatti: “È stato dimostrato che più la luce del giorno diminuisce, più la gente prova sentimenti di depressione e ansia“. Questo però contrasta con il fatto che il momento natalizio è considerato una dei momenti più felici dell’anno, ma qui entrano in gioco altre variabili, ovvero l’esaltazione della vacanza, dai più piccoli ai più grandi, le vacanze di Natale, tra le più lunghe dell’anno, rendono tutti particolarmente felici.

Volendola analizzare da un punto di vista settimanale, i giorni più stressanti, in termini di ansia, fatica e depressione, sono i primi della settimana (lunedì, martedì e mercoledì), quando, cioè, si ritorna alla routine quotidiana, affievolendosi poi velocemente con l’avvicinarsi del week-end. Questa discrepanza, tra week-end e giorni infrasettimanali, si riduce nelle giornate di festa e nei mesi estivi, i picchi di tristezza e felicità, infatti, sono, ad esempio, più vicini nel mese di giugno rispetto a quelli di marzo.