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Ogni volta che partiamo per un week-end o una lunga vacanza, il primo pensiero appena si arriva in albergo è per tutti: “Chissà come sarà la stanza”. Al 99% la delusione si presenta puntuale appena apriamo la porta: moquette scolorita, mobili tristi, pareti tinteggiate con colori smorti o troppo forti. Nella più fortunata e costosa delle ipotesi, invece, una jacuzzi e qualche ghirigoro a cinque stelle vi allieterà portando con se una vena creativa pari allo zero.
Qualcosa però, sta cambiando: l’artista ucraino Pavel Vetrov, ha dato libero sfogo alla sua creatività ed ispirandosi ad un collega francese ha tirato fuori un capolavoro per occhi ed anima.

Pavel, che ha un debole per il design, ha progettato uno stile particolare e dualistico per le stanze d’albergo. Le stanze di Pavel sono praticamente divise a metà: una parte richiama la purezza e la pulizia del bianco candido e minimale, l’altra metà è un tripudio di colori e graffiti.

Tutto ciò ha un’armonia perfetta, nonostante la diversità dei due generi. Questa tecnica, richiama moltissimo le rappresentazioni di emisfero destro e sinistro del nostro cervello.
Il primo emisfero è creativo, emotivo, intuitivo, come i colori e i graffiti vivaci dell’artista ucraino.
L’emisfero sinistro, invece, è: pratico, lineare, analitico e ordinato, come la sensazione che trasmette la parte totalmente bianca della stanza.

Oltre alle pareti, anche i mobili e gli accessori vengono coordinati in maniera impeccabile. Le tende, il televisore, le mensole riprendono i motivi dei graffiti o si vestono di bianco candido.
Tutto è perfettamente diviso a metà, come le nostre personalità. Perché siamo tutti fatti a metà.
Deliziate i vostri occhi con queste bellissime immagini.