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Ieri, 11 maggio 2016, è stata approvata, con 369 sì contro i 193 no, la legge sulle unioni civili tra le persone dello stesso sesso. La legge introduce delle importantissime novità, come l’obbligo reciproco di assistenza morale e materiale, quello di contribuire ai bisogni comuni, la reversibilità della pensione e l’uguaglianza di entrambi i coniugi per il diritto di eredità.

Per l’occasione, si è tenuta una grande festa in Piazza del Popolo, dove i cittadini, gli attivisti dell’arcigay e i notabili del PD hanno sventolato fieri, commossi e pieni di gioia la bandiera arcobaleno.
Madrina della festa è stata Maria Elena Boschi che ha mostrato, con gli occhi lucidi, la sua immensa contentezza ed ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuta ed aiutata in questi anni.
Durante la festa, una grande bandiera arcobaleno, simbolo della lotta delle associazioni omosessuali, è stata proiettata sulla fontana di Trevi, rendendo l’evento ancora più simbolico ed emozionante.

Presente anche l’aspirante sindaco di Roma, Roberto Giachetti, che ha dichiarato: “È uno straordinario risultato atteso da vent’anni. Questo è un po’ come altre riforme: in attesa che si faccia la migliore, non si fa niente. Io penso che sia molto meglio fare qualcosa, soprattutto quando interessa la carne delle persone“.

Anche Monica Cirinnà ha festeggiato in piazza: “Siamo usciti dal medioevo grazie all’impegno delle associazioni, del Pd e di tutti i laici in questo parlamento. Gli omofobi e i conservatori se ne faranno una ragione presto“.
Alla domanda: “La prossima battaglia?” ha risposto “Ce ne sono tante sui diritti civili e umani, sulle famiglie arcobaleno: tutto ciò che puo migliorare l’inclusione di famiglie che già esistono nella nostra società“.

Per quanto non sia ancora abbastanza, questa legge costituisce sicuramente un enorme passo avanti per l’Italia e si spera che col tempo si possano raggiungere molti altri importanti traguardi.