Uno scatto e un pollice in giù per dire no alla discriminazione tra libri ed ebook. È questa la campagna promossa dall’Associazione Italiana Editori e diffusa sul web da autori o semplici lettori con l’obiettivo di chiedere l’equiparazione dell’IVA sugli ebook. Attualmente infatti il regime IVA a cui sono sottoposti i libri cartacei è del 4%, mentre per quanto riguarda quello dei libri digitali questa sale fino al 22%. Eppure il messaggio che si vuole promuovere attraverso questa iniziativa è proprio il fatto che un libro è un libro, indipendentemente dal suo formato e una storia è una storia, a prescindere dal supporto di lettura.
Tra gli obiettivi vi è anche quello di favorire la diffusione del libro in Italia anche attraverso l’aiuto delle nuove tecnologie, considerando che il Paese è all’ultimo posto in Europa per indice di lettura. Infatti, solo 4 italiani su 10 (il 43%) legge almeno un libro all’anno.
“Penalizzare l’e-book è penalizzare l’innovazione e la lettura“, sostiene l’associazione.“Questa è l’opportunità per cambiare, tutti insieme, le decisioni dell’Europa visto che sino a dicembre l’Italia ha la presidenza dell’Unione europea. Useremo ogni occasione per coinvolgere gli italiani e tutti i lettori europei per chiedere al nostro Governo di convincere l’Europa che un libro è un libro.”
Un’iniziativa accolta in maniera positiva dal pubblico italiano, che si è attivato in poche ore con oltre 5mila conversazioni social, nonché con numerosi selfie con l’hashtag #unlibroèunlibro e il pollice in giù, simbolo della campagna.