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Quest’anno gli spettatori del Roskilde Festival, che si è tenuto in Danimarca dal 27 giugno al 4 luglio, hanno trovato una strana sorpresa che li ha lasciati un po’ sbigottiti: la loro urina sarà riciclata e utilizzata per produrre birra. L’iniziativa, chiamata ‘From piss to pilsner’, che in italiano significa ‘dalla pipì alla birra’, ha raccolto molti consensi.

Lo scopo è quello di utilizzare questo rifiuto per fertilizzare i campi di orzo utilizzati per fare la birra. La pipì dei partecipanti a questa festa, infatti, costituisce un problema per il sistema fognario e per l’ambiente.

In fondo si sa, ai concerti si consumano litri e litri di birra e, di conseguenza, l’urina viene prodotta in grande quantità. Immaginate, quindi, quello che può succedere durante un festival di grande portata come quello di Roskilde.

credits photo: mondobirra.org
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Leif Nielsen, del Danish Agriculture & Food Council (DAFC), ha affermato che questa è una proposta positiva poichè “cambierà il nostro approccio nei confronti dei rifiuti: non saranno più un peso ma una risorsa. L’enorme quantità di urina prodotta durante le feste ha avuto un impatto negativo sull’ambiente e il sistema fognario. Ma il ‘beercycling’ trasformerà l’urina in una risorsa.

Secondo il ‘Guardian‘, grazie all’aiuto di numerosi partecipanti, sono stati raccolti oltre 25mila litri di urina, che verrà utilizzata per fertilizzare i campi di orzo. La birra prodotta verrà consumata durante l’edizione del Roskilde Festival del 2017. Ovviamente il prodotto verrà preventivamente sottoposto ad esami e analisi molto approfonditi.

credits photo: adapt.dk
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Gli spettatori di quest’anno sembravano veramente divertiti all’idea di bere birra prodotta con la loro pipì, ma come risponderanno all’iniziativa i partecipanti della prossima edizione?