Viaggiare fa bene al corpo, alla mente, alla carriera e al cuore: è un po’ come fare l’amore o mangiare il cioccolato. E non è una semplice affermazione da usare ogni volta che la vita di tutti i giorni ci sta troppo stretta e prendiamo treno, aereo o macchina per staccare da tutto e tutti e conoscere nuovi posti: a dire che viaggiare ci rende felici sono proprio gli scienziati.
Secondo la scienza, che non smette mai di scoprire nuovi motivi che confermano ulteriormente che chi gira il mondo è felice, viaggiare serve proprio per saziare quella costante voglia di “partire, lasciare tutto indietro e andare“, quella che gli americani chiamano “wanderlust“. Che per alcuni è scritta e ben impressa nel DNA grazie al gene DND4-7R.
Quel bisogno irrefrenabile di esplorare luoghi diversi ha quindi diversi benefici fisici, psicologici e legati al lavoro: ecco i 10 individuati dal mondo scientifico.
Aumenta la creatività
Viaggiare rende decisamente più creativi, indipendentemente dalla destinazione e dal fine del viaggio. Partire e conoscere nuovi luoghi e culture mette in moto la “flessibilità cognitiva“: a confermarlo è uno studio pubblicato sull’Academy of Management Journal.
Rende più fiduciosi
Secondo William Maddux, esperto nel settore, chi viaggia ha più fiducia nelle persone. La ragione è semplicissima: facendo nuove conoscenze si capisce che non esistono solo cattive persone di cui non ci si può fidare, ma che, anzi, quelle hanno solo una piccola parte nel mondo.
Aiuta nella risoluzione dei problemi
Un problema non ha una sola soluzione, ma una miriade di possibilità che bisogna solo imparare ad esplorare. Proprio per questo, come emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, gli studenti che vivono all’estero sono più abili nel risolvere i problemi di tutti i giorni.
Accresce la produttività sul lavoro
I Paesi in cui si hanno un maggior numero di giorni di vacanze sono quelli che vivono il lavoro nel migliore dei modi, essendo molto più produttivi rispetto agli altri. A dimostrare tutto ciò è uno studio di Businessweeek.
Allunga la vita
Viaggiare allunga la vita, secondo il Baylor College of Medicine di Houston: un giorno sembra più lungo del solito. Con la valigia sempre in mano ci si sentirà sempre “wild and free“.
Rende più sexy
Il sito di dating www.itsjustlunch.com ha affermato che quello dei viaggi è il secondo argomento, dopo gli hobbies, di cui si parla durante il fatidico primo appuntamento. Raccontare tutte le nostre avventure serve a non rimanere a bocca chiusa e a renderci più affascinanti.
Mette di buon umore
A mettere di buon umore non è solo il viaggio in sé, ma anche la fase organizzativa nella quale già pregustiamo il nostro tour. Lo dice uno studio pubblicato sull’Applied Research in Quality of Life Journal.
Aiuta a cambiare (in meglio)
Mentre siamo in viaggio, riflettiamo sulla nostra vita, il nostro lavoro e le nostre amicizie. Solo con la consapevolezza, secondo la psicologa Toby Israel, possiamo capire cosa non va e attuare delle modifiche che ci aiutino ad essere più soddisfatti.
Elimina i pregiudizi
Uno studio israeliano dimostra che viaggiare apre la mente. Niente pregiudizi razziali, religiosi, culturali e di qualsiasi altro tipo.
Facilita la carriera
A spiegare questo fatto è uno studio della US Travel Association. Chi viaggia ha il 65% di possibilità in più di avanzare nel campo lavorativo rispetto a chi sta seduto alla sua scrivania.