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Vorrei fare un viaggio, ma non ho soldi“. Quante volte abbiamo detto, o sentito questa frase?
Per i più avventurosi una soluzione a questo problema c’è e si chiama Viaggiare senza soldi.
Una frontiera, quella del turismo low cost, che sta prendendo sempre più piede, tra giovani e meno giovani. L’età non conta, ciò che conta è la voglia di sperimentarsi.

Viaggiare senza soldi è un trend molto forte sui social, grazie alla pagina Facebook gestita da Massimo Dallaglio, giornalista e direttore anche del giornaleMOLLOTUTTO.

Su Blog di Lifestyle abbiamo intervistato Massimo, per farci raccontare come si fa a viaggiare senza soldi.

Massimo, com’è nata l’idea di aprire questa pagina?

Viaggiare senza soldi è una pagina Facebook del network Mollotutto. La pagina parla di tutte quelle persone che hanno fatto una precisa scelta che poi ha cambiato la loro vita. Chi intraprende questo tipo di viaggio, infatti, in genere si trasferisce.

Si può viaggiare senza soldi? Se sì come?

In realtà, si tratta di un titolo provocatorio: la verità è che non si può viaggiare totalmente senza soldi. Se arrivo in un posto, per mantenermi devo trovare un lavoro che mi dia vitto e alloggio.
Per quanto riguarda il viaggio ci sono tanti modi per farlo low cost: in Italia siamo un caso a parte, manca questa mentalità, ma l’autostop ad esempio è molto diffuso nel mondo, non nella forma che conosciamo noi. L’autostop ai camionisti, il car sharing ci sono tante forme: nel resto del mondo chi deve andare ad esempio da Lisbona a Mosca cerca qualcuno con cui chiacchierare, per non addormentarsi.

Che tipo di esperienza di vita rappresenta?

Ci vuole uno spirito di adattamento forte. Non è una vacanza, ma un viaggio e attraverso il lavoro, retribuito o “aupair” si ripaga tutto il resto.

Ogni giorno raccogli tante testimonianze di persone che viaggiano per il mondo low cost: quale ti ha colpito di più?

Difficile scegliere, forse tra tutte mi ha colpito quella di Luca Napoletano: è stato via 11 anni, è partito da Torino con 27 euro, il costo di un traghetto. Ha girato tanti Paesi, però il budget era di 27 euro. Il resto l’ha guadagnato con i lavori. Antennista, location finder, istruttore di arti marziali e tanti altri lavori: lui è l’espressione di quello che dico, puoi fare quest’esperienza ma devi essere skillato, plasmabile come l’acqua.

Quali sono i pro e i contro di quest’esperienza?

I pro: è un’esperienza unica, dà una carica di energia senza limiti, si esce dalla normalità. Il contro è che quando finisci non riesci più a tornare indietro.

Cosa bisogna assolutamente avere per affrontare quest’esperienza?

Bisogna portare il proprio saper fare, le skills e metterle a frutto altrove con una giusta elasticità mentale.

Da soli o in compagnia: come si viaggia low cost?

In molti partono da soli, in media 8 su 10, poi si trovano compagni di viaggio sul posto.
Le coppie di amici generalmente si dividono, mentre i fidanzati riescono a resistere.