Chi non ama viaggiare? Eppure, non tutti siamo al corrente delle curiosità che si celano dietro un’attività piacevole come il viaggio. Sapevate, per esempio, che i numeri 13, 17 e 666 per superstizione non vengono utilizzati per indicare numeri di volo o numeri di gate? Impensabile. Almeno quanto il fatto che dei i 39 aeroporti in Germania, solo sei risultano in attivo: finalmente una défaillance da parte dei tedeschi!

E un Boing 747-400, secondo voi, di quanti pezzi si compone? Una cifra esorbitante: 6 milioni di pezzi, prodotti in 33 Paesi diversi. Chissà quanti aerei di questo tipo avranno fatto scalo a Gibilterra, il cui aeroporto ha una delle piste di atterraggio più bizzarre che si siano mai viste: la pista, in effetti, passa attraverso una strada pubblica dove durante i decolli e gli atterraggi dei velivoli viene interrotto l’accesso grazie a un passaggio a livello. In Turchia, ancora, la realtà supera la fantasia: qui infatti hanno un aeroporto per appassionati di fumetti, l’aeroporto di Batman. E poi perché la chiamano tutti scatola nera, se in realtà il suo colore è rosso per meglio riconoscerla in caso di incidenti?

E, al livello di dimensioni, i record sono i seguenti: l’aereo più grande è Antonov AN-225 Mriya, di 88,40 metri, adoperato per il trasporto dello space shuttle Buran, il più piccino è invece il CriCri,, di 4,90 metri, mentre il primato dell’apertura alare va al Gipeto (tra i 2,65 e i 2,85 metri).

Ma veniamo, adesso, alle tempistiche: il volo non stop più lungo in assoluto é quello da Sidney a Dallas, della durata interminabile di 15 ore e 25 minuti per 13.800 km; il più breve, invece, è quello da Westray a Papa Westray in Scozia, che dura esattamente 27 secondi. Mentre la media dei ritardi aerei in Europa sapete intorno a quanto si aggira? Mezz’ora: un posticipo ammissibile, insomma.

Oltre le 3 ore di ritardo, tuttavia, è possibile chiedere un rimborso che può arrivare fino a 600 euro. Di voli internazionali del tutto cancellati, invece, se ne sono contati soltanto nel 2013 5 milioni. Una vera piaga per i 3 miliardi di passeggeri che almeno nel 2012 hanno solcato i cieli. Una piaga certo al pari della perdita del bagaglio: si calcola che siano 30 milioni le valigie perse ogni anno. Ciononostante, solo il 5% dei viaggiatori arriva a richiedere poi un risarcimento: chi sa quante delle 70.000 persone al momento in volo vi ricorrerà.