La società è cambiata è vero, e complice anche la crisi, l’età di matrimonio e figli si è notevolmente alzata. Per questo è naturale che molti di noi che ancora non hanno messo su famiglia, ma che la soglia dei 30 anni l’hanno di gran lunga superata, si sentano legittimati a continuare un certo stile di vita fatto soprattutto di uscite serali non solo nel week end.
Abbiamo sempre creduto che la nostra vita notturna sarebbe probabilmente terminata solo con l’arrivo di un figlio, ma invece da un po’ di tempo sentiamo che qualcosa è cambiato, non sappiamo bene cosa e con gli amici questo “disagio” diventa spesso argomento di discussione. Ma come mai non ci divertiamo più nei locali che un tempo ci sembravano pazzeschi? Perché spesso il sabato sera dopo una cena tra amici sentiamo solo il desiderio di stenderci nel nostro letto mentre un tempo eravamo pronti ad affrontare lunghe code e selezioni interminabili pur di entrare nel locale più cool del momento?
Ecco sono tutte indicazioni inconfondibili che ci dicono che la vita notturna non fa più per noi. Certo, è impensabile credere di rinchiuderci in casa a guardare la TV sul divano, ma è sicuro che dobbiamo rassegnarci ad trascorrere il week end e non solo in maniera un po’ diversa.
E allora senza farci prendere troppo dalla nostalgia vediamo i segnali più chiari che ci svelano senza ombra di dubbio che non abbiamo più l’età per fare vita notturna.
Generazioni a confronto
“Perché in giro ci sono solo ragazzini”? Proprio non riusciamo a farcene una ragione, i posti che abbiamo sempre frequentato si sono riempiti di ventenni, allora si gira per la città alla ricerca dei nostri coetanei. Ma dove sono finiti quelli della nostra età? La risposta che non riusciamo a dire ad alta voce è inesorabile, sono a casa con marito e figli.
Ansia per la scelta del look
Abbiamo il guardaroba pieno solo di camicette di seta, gonne svolazzanti e giacche. Abbigliamento da ufficio o da battesimo del nipotino insomma, non certo adatto ad affrontare la nottata in discoteca con la venticinquenne in minigonna e tacchi a spillo.
Abuso di caffeina
Il nostro corpo è il primo a lanciare dei segnali, tipo una serie infinita di sbadigli che ci travolgono normalmente intorno alle 23. E allora per non arrenderci all’evidenza ricorriamo ad un uso spropositato di caffeina.
Inconsapevole tristezza
Superato l’ostacolo look e il trauma dei ragazzini in giro di notte, abbiamo bevuto un paio di caffè e ci sentiamo pronti ad affrontare la nottata. Ma l’idea di dover rimanere in giro per forza fino a tarda notte solo per dimostrare a tutti che siamo ancora le regine della notte ci deprime profondamente.
Intolleranza all’alcol
C’era un tempo in cui quando andavamo a ballare erano sempre fiumi di alcol e il giorno dopo ci sentivamo freschi come delle rose. Anche se ci sembra ieri sono passati anni e adesso il nostro corpo rifiuta inspiegabilmente l’alcol e quello che prima ci dava la carica per tirare avanti tutta la notte ora non fa che provocarci una terribile sonnolenza.
Volume della musica
Prima nei locali il volume della musica era più basso? Perché adesso ci infastidisce così tanto? Perché magari inconsapevolmente preferiamo musica soft e due chiacchiere tra amici.
Finalmente il letto
Caffeina, look, alcol e gap generazionale, tutto superato. Finalmente siamo a casa e il nostro caro letto sognato per tutta la serata è lì che aspetta solo noi.
Risveglio da incubo
La prova schiacciante che non abbiamo più l’età per la vita notturna, o meglio per come l’abbiamo sempre intesa dai 15 anni in poi, arriva alla fine: il risveglio e il day after. Se prima dopo una serata in discoteca accompagnata da diversi drink era impensabile per noi aprire gli occhi prima dell’ora di pranzo, adesso la nostra personale sveglia interna ci rende impossibile alzarci dal letto dopo le 9 anche se questo significa aver dormito solo poche ore.
Ovviamente il risveglio è accompagnato da un terribile cerchio alla testa anche dopo aver bevuto solo un bicchiere. Superato questo trauma mattiniero pensiamo di avercela fatta, in fondo non è poi così tragico. E invece no, ad un certo punto della giornata ci crolla addosso una insopportabile stanchezza che ci farebbe dormire fino al mattino successivo. Questo significa che è proprio arrivato il momento di farci un bel esame di coscienza e riconoscere che la vita notturna non fa più per noi.