È opinione comune che partecipare alle degustazioni organizzate di vini sia difficoltoso poiché i costi sono elevati, soprattutto quando le bottiglie da degustare sono pregiate e quindi vendute a prezzi, spesso, inaccettabili. Bicerìn, un’importante enoteca di Milano in zona Porta Venezia, si è posta proprio questo problema sperimentando un’interessante proposta: il “wine sharing”.
“Wine sharing” significa condivisione del vino. Appassionati di vino, esperti e non, potranno degustare in compagnia bottiglie di annate speciali e dunque condividerle, trasformando una degustazione d’élite in una più democratica.
Bicerìn ha organizzato una serie di sette appuntamenti, ed ogni settimana, sulla pagina web dell’enoteca e “wine room”, si annuncia una preziosa bottiglia in degustazione. Da lì si creano tavoli da massimo sei persone, per offrire a tutti gli appassionati un’occasione per scoprire vini rari.
I soci dell’enoteca, Silvia Amoni, Alberto Gugliada e Lorenzo Viola hanno preparato una lista di “Top Wine” che mescola sapientemente etichette rare e prodotti unici in grado di incuriosire i wine lovers. La lista prevede: “Barolo Cavallotto Riserva Bricco 2004”, “Oasi degli Angeli Montepulciano Kurni 2013”, “Chateau de Pommard 2004”, “Amarone Trabucchi Riserva 2004”, “Le Macchiole Scrio 2011”, “Henri Boillot Corton Charlemagne Gran Cru 2008” e “Champagne Bruno Paillard NPU 1999”.
Ad accompagnare la degustazione, inoltre, ci sarà una selezione gastronomica appositamente pensata dalla cucina dell’enoteca, che cambierà di volta in volta a seconda della proposta per meglio abbinarsi alle differenti caratteristiche organolettiche dei vini.
Coniugare la passione per i vini di grande qualità e la necessità di non spendere un patrimonio per poterli degustare è possibile grazie al “wine sharing”, che rende democratico il vino e offre a tutti gli appassionati un’occasione per scoprire vini rari, ma soprattutto confrontarsi sulle emozioni che queste preziose bottiglie trasmettono.
Degustare un vino significa analizzarlo attraverso il senso della vista, dell’olfatto, del gusto per valutare la sua qualità, quindi conoscerlo attraverso i profumi e i sapori. Ci sono sapori che ci riportano indietro nel tempo, attivano ricordi sensoriali, emozioni. Se poi al vino sono abbinate delle eccellenze gastronomiche che lo valorizzano e lo completano, e ancor di più si aggiunge a questo l’unione fra più appassionati si ottiene una perfetta armonia.