Wonder Egg Priority potrebbe essere l’anime dell’anno, del resto si è creata una certa aspettativa attorno alla sua uscita.
Il perché è dovuto alle tematiche affrontate, non si tratta infatti del classico anime giapponese ma di qualcosa di più profondo e mirato, direi una denuncia sociale.

Curiosi?

Wonder Egg Priority: chi è la protagonista?

Ai Ohto, la protagonista di WEP, è una studentessa delle medie affetta da eterocromia (ha gli occhi di colore diverso). Per via della sua caratteristica è soggetta ad atti di bullismo. In classe fa amicizia con Koito Nagase, ma a seguito del suo suicidio, Ai decide di recludersi in casa e diventare quasi una hikikomori.

Ai esce spesso la notte e durante una di queste passeggiate sente una voce, arrivata in una sala giochi prende un “Wonder Egg” da una macchinetta.
Quest’uovo è speciale: quando si rompe viene fuori una ragazza che si è suicida, il compito di Ai è tenerla al sicuro dai “Nonvedo” e dal Wonder Kill.

Ai scopre l’obiettivo della missione…più ragazze salverà (le loro anime in realtà perché le ragazze son morte) più si avvicinerà la possibilità di rivedere Koito…

Durante le sue avventure Ai incontra diverse ragazze che come lei hanno perso qualcuno: Neiru Aonuma che ha tragicamente perso la sorella; Kawai Rika una idol che ha perso una fan e Momoe Sawaki che ha anche lei perso un’amica.
Tutte comprano Wonder Egg, tutte loro hanno un obiettivo ma riusciranno a salvare le anime delle ragazze? A che prezzo?

Di cosa parla Wonder Egg Priority?

Tutto l’anime è incentrato su un tema molto particolare: il suicidio femminile. E’ un tema che in Giappone non si affronta volentieri, eppure sono tanti i casi di ragazzi, soprattutto ragazze, che si suicidano a causa del bullismo, delle pressioni e dell’esclusione sociale.

Un’altra tematica è il senso di colpa: ognuna delle ragazze che compra Wonder Egg è oppressa dal senso di colpa per la perdita di una persona. Ognuna di esse si sente responsabile per non aver visto o non aver capito.

Shin Wakabayashi, il regista, è stato accusato di sessismo per via di un dialogo nell’anime:
“Sì. I suicidi di ragazzi e ragazze significano cose diverse. Gli uomini sono orientati agli obiettivi, mentre le donne sono orientate alle emozioni. Le donne sono impulsive e facilmente influenzabili dalle voci degli altri. Tuttavia, non dovrebbero preoccuparsi del genere.”
Rika e Neiru rispondono con: “Non discriminare!” e un “Cosa?”.
Shin precisa che voleva aggiungere “Il cervello delle ragazze e dei ragazzi è esattamente lo stesso” ma ha pensato che bastasse la mimica facciale dei personaggi a rendere l’idea.

E’ un progetto molto ambizioso e ha il sapore di una denuncia sociale, molto curato e visivamente bello, ha un modo molto espressivo e toccante per parlare di situazioni così dolorose.
Avete già iniziato a vederlo?