Che bei capelli” oppure “quanto sei carina“, così ci rivolgiamo istantaneamente a una bimba. Ed è quello che vediamo, lì dall’esterno, che sia la nostra o di qualcun altro. Ma ci chiediamo mai, con la stessa velocità, se quella bambina carina dai bei capelli abbia anche talento?

Questa la riflessione dello spot della Verizon, azienda americana prominente nel settore delle telecomunicazioni wireless, che ha portato alla luce un atteggiamento e di conseguenza un approccio, esistente da sempre, tra la donna e la tecnologia.

Secondo le statistiche USA, in quarta elementare il 66% delle bambine mostra interesse e propensione verso le materie scientifiche. Cosa succede poi al momento della scelta del college? Solo il 18% di loro si iscrive a facoltà di Ingegneria.

Un drastico calo che riscopre, secondo lo spot, le sue radici negli stimoli che le bambine ricevono sin da piccole: la bellezza prima di tutto, l’apparenza, i modi, le buone maniere. Poi, forse, con un bel caratterino o l’indole ribelle, la bimba riesce, da sola, a mostrare anche la sua intelligenza.

Nonostante i “lascia stare“, “spostati“, “fai fare a me“. Nonostante una bambola sia ritenuto un regalo più adatto a lei. Nonostante il mondo per i primi12 anni di vita, insomma. E quante hanno la forza di perseguire un obiettivo senza stimoli a farlo? Oggi sicuramente più di allora. Ma secondo i dati ancora troppo poche.

Così lo spot fornisce una riflessione interessante, per tutti gli adulti cresciuti a suon di “sei bella e brava“. Così riflettono anche tutte quelle giovani ragazze che il tacco 12 lo usano solo per servire meglio agli altri la loro intelligenza. Perché le due cose, bellezza e intelligenza, possono coesistere e quando coesistono spaventano. Quando coesistono sono un’arma letale per tutti. Perché dietro c’è la forza della consapevolezza, la forza di un cammino personale e il più delle volte solitario. Dietro c’è un mondo di emozioni, sentimenti, tenacia.

“Seziona anche tu quella rana come tuo fratello”, forse sarebbe più salutare di un bel vestito su una bambina fisicamente impacchettata per offrirsi al mondo a metà.