Odiamo lui, lodiamo le tette che ci regala. Se tarda un po’, per farlo arrivare basta indossare pantaloni bianchi, basta farsi invitare per un appuntamento dal ragazzo per cui sbaviamo da mesi, basta andare in vacanza dopo un anno di lavoro. Di chi parliamo? Mi sembra chiaro, del ciclo mestruale.
In quei giorni meriteremmo la segregazione, dal momento che si alternano momenti di lucidità a raptus di follia, senza contare piagnistei e picchi di dolcezza. Sintomi che sediamo prontamente con il cucchiaio più grande nella dispensa e un barattolo di Nutella.
E questo lo sappiamo bene noi, così come lo sa bene LeendaD, una giovane videomaker che ha immaginato come sarebbero le nostre “cose”, se fossero una persona. Sette giorni in cui si avvicendano simpatici sintomi, una storia che pare lunghissima e che si conclude, come un romanzo d’amore di Federico Moccia, con una promessa: “ci vediamo il mese prossimo“.
Un video precauzionale che rivela agli uomini una grande verità, ma anche una grande soluzione: non parlare a una donna quando è in prossimità del ciclo, quando ha il ciclo, quando le è appena finito, quando lo attende e anche tutti gli altri giorni.
Nonostante i maschietti ci abbiano rubato ceretta, lampade e coiffeur, il ciclo mestruale resta una nostra esclusiva prerogativa, utilizzabile nella maniera che più conviene. Ché, in fondo, noi una scusa ce l’abbiamo, voi che scusa avete?
Il video è disponibile sulla pagina di Radio DEEJAY.
http://www.deejay.it/news/ogni-fottuto-mese-se-le-tue-cose-fossero-una-persona/406859/