Alla parola selfie la nostra mente divaga in tutte le direzioni possibili che ha intrapreso questa “moda dell’autoscatto”. Dal selfie #aftersex, al belfie; dal #selfieconlosconosciuto ai Bikini Bridge.
Ora poi c’è lo Sleeveface, nuovo fenomeno del web, ennesima evoluzione naturale dei selfie.
Nato nell’Aprile del 2007 grazie a Carl Morris che ha coniato il termine – dopo aver fotografato se stesso e un gruppo di amici con i visi coperti da altrettante custodie di dischi – ha una pagina su Wikipedia, ed è una pratica di lunga data praticata inizialmente dagli amanti del vintage, dai collezionisti, e dagli intenditori: si tratta di foto scattate con immagini o con la copertina di un vinile a sostituzione del proprio viso.
Lo Sleeveface sta già conquistando tutto il mondo, ma come funziona di preciso?
Non è poi così difficile, il principio è quello dell’illusione ottica. Basta prendere la copertina di un vinile, creare la giusta prospettiva – curando i dettagli – nascondere la parte di sé che deve essere sostituita dal vinile, e poi clic, si scatta.
Molto più facile a farsi, che a dirsi.
La tecnologia ha pensato anche ai più pigri, o a chi non ha a disposizione copertine di dischi di quel genere, adatte a un vero Sleeveface, creando un’App apposta – per ora solo per Iphone – che aiuta a diventare Sleevefacer grazie a una collezione di copertine digitali che compaiono direttamente nello scatto.
Se poi siete particolarmente soddisfatti del vostro autoscatto potete condividerlo sul social network di riferimetno: Sleeveface.com.
Nel caso non sia ancora chiaro, ecco un video – tutorial per realizzare Sleeveface perfette.http://www.youtube.com/watch?v=NVt4jOasujc