Lo definiscono l’animale più felice del mondo ed è forse per questo che il quokka, un incrocio tra un topo e un canguro che vive principalmente nel sud ovest dell’Australia, è diventato il miglior soggetto per gli amanti dei selfie.
Setonix brachyurus è il nome scientifico del marsupiale che si aggira con aria gioiosa e tenera non solo in Australia ma anche in alcune isole vicine, quali Bald, Rottnest, Garden e Penguin. Vedendolo da lontano gli inesperti lo confonderebbero con un canguro, ma in realtà il quokka si distingue da quest’ultimo non solo per le dimensioni più piccole, ma anche per la strana conformazione del suo muso, che lo fa apparire sempre sorridente.
Ed è proprio per questo che il quokka è diventato in poco tempo una piccola star per i visitatori dell’Australia occidentale e un vero e proprio trend per gli appassionati dei selfie.
Sono così ormai centinaia gli autoscatti che si trovano sulle pagine web con questo tenero animale, che a differenza di altre specie non disdegna il contatto con l’uomo, anzi lo ricerca.
Ma proprio il suo essere così socievole e forse un po’ ingenuo, lo ha portato a mettere a repentaglio la sua stessa salute.
Il quokka ama infatti spostarsi in gruppo alla ricerca di cibi vegetariani come graminacee, carici, succulente e fogliame ma a causa delle continue visite, la sua alimentazione è stata contaminata anche da altri cibi, come il pane offerto dai turisti sopratutto nell’isola di Rottnest, dove vivono la maggior parte degli esemplari.
Il quokka è dunque entrato di diritto a far parte della lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), spingendo le autorità a introdurre delle multe di 100$ (pari a 92€ circa) per chiunque gli dia pezzi di pane o altri alimenti non adatti alla sua dieta. Nessuna pena invece per chi scatta selfie con il quokka, piccoli souvenirs che non lo mettono in pericolo di vita e allo stesso contribuiscono a rendere contenti non solo bambini e persone provenienti da tutto il mondo, ma anche lo stesso quokka.
Dorme, mangia, saltella e sorride: in queste immagini sembra davvero un cucciolo. La sua scomparsa, come quella di altre specie a rischio, sarebbe davvero un peccato.