Le zecche sono uno dei problemi tipici che tendono ad affliggere cani e relativi proprietari. Sono pericolose sia per la salute dell’animale sia per quella dell’uomo, sul quale, in seguito a una passeggiata, possono passare con conseguenze anche piuttosto spiacevoli come, per esempio, quella di trasmettere la malattia di Lyme, che può causare problematiche piuttosto gravi.

Le zecche del cane e del gatto possono essere molto piccole e persino difficili da individuare a occhio nudo. Sono capaci di attaccarsi all’animale per succhiarne il sangue fino a riempirsi. Essendo la puntura di zecca sul cane così tanto pericolosa è bene, prima ancora che rimuovere il parassita nel modo corretto, procedere alla giusta prevenzione, agendo per tempo.

Il modo migliore per tutelarsi dal nemico e dalle sue conseguenze è, pertanto, proprio quello di conoscerlo. Per questo cominciamo col raccontarvi qualcosa di più sulle zecche.

Le caratteristiche delle zecche

Le zecche si trovano diffuse in tutto il mondo secondo circa 900 specie. Ne esistono di due tipi: quelle che hanno uno scudo dorsale coriaceo e duro (famiglia degli Ixodidi) e quelle senza scudo (zecche molli o Argasidi).

Le specie più rilevanti in Italia e in Europa sono le zecche dei boschi e, naturalmente, la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus) nonché le varietà Hyalomma marginatum e Dermacentor reticulatus. In Italia la più diffusa è senza dubbio la zecca comune del cane (R. sanguineus), seguita da quella dei boschi.

Amano gli ambienti che presentano tassi di umidità elevata e le temperature non troppo alte, ma si adattano bene alla maggior parte dei luoghi. Sono in grado di sopravvivere per diversi anni; la loro presenza e attività aumenta con le temperature stesse, motivo per cui si riscontrano in modo particolare per il tempo che va dall’inizio della primavera fino all’autunno. In inverno sono meno “vivaci” ma non è raro che si possano destare dal proprio torpore, essendo attive già a partire dagli 8°C.

Il ciclo biologico delle zecche presenta quattro stadi: uovo, larva, ninfa e adulto. Questi passaggi possono essere compiuti sul medesimo ospite come su ospiti differenti. Una volta schiuse le uova, la transizione allo stadio successivo comporta per la zecca il cibarsi di sangue, un elemento che vale per le femmine, che ne hanno bisogno anche per la maturazione delle uova, come per i maschi.

Le zecche non sono solite saltare o volare sugli ospiti. Preferiscono farsi trovare pronte alle estremità delle piante erbacee o dei cespugli, così da aggrapparsi sul primo animale a disposizione, non solo il cane o altri mammiferi ma anche l’uomo, conficcando un rostro nella pelle e iniziando a succhiarne il sangue. La puntura è indolore nella maggioranza dei casi. Le zecche possono stare sull’ospite per un periodo dai due ai sette giorni per poi lasciarsi cadere in maniera spontanea.

La prevenzione della puntura di zecca

Le precauzioni per ridurre la presenza delle zecche nei cani e negli animali domestici sono diverse. La soluzione ottimale è quella di trattare il cane con appositi prodotti per le zecche, soprattutto durante il periodo in cui si registra la massima presenza dei parassiti, ovvero dalla primavera all’autunno.

Sono disponibili molteplici trattamenti per assicurare all’amico a quattro zampe la giusta protezione dalle zecche, a partire da quelli antiparassitari spot-on, in gocce come a uso esterno, collari, spray e persino compresse. Si tratta di soluzioni che agiscono in modo diverso sulle zecche, alcune già una volta che il parassita si è depositato, altre a livello repellente.

Fondamentale consultarsi con il veterinario di fiducia in modo da effettuare la scelta migliore in base alle caratteristiche del proprio cane, nonché seguire le specifiche indicazioni e la giusta la frequenza d’uso. In questo modo si avrà la certezza di offrire al cane una protezione efficace e a lungo termine.

Inoltre, è bene controllare spesso e attentamente il cane, specialmente dopo le uscite in campagna, ma anche una volta tornati da una passeggiata in cui si è divertito a correre a perdifiato insieme ai suoi amici o dietro alla pallina. Lo ricordiamo: le zecche amano l’erba, compresa quella della città, e non aspettano altro che aderire al cane, che con il suo pelo fluente si presta particolarmente.

Una volta individuate, le zecche vanno rimosse il prima possibile, per ridurre il rischio di trasmissione di malattie. La zecca, in occasione dei suoi pasti, potrebbe trasmettere degli agenti patogeni. Non va mai sottovalutata né presa alla leggera.