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Quando si prenota una camera d’albergo, l’unica cosa che ci si aspetta dal soggiorno è quella di essere serviti e riveriti, insomma di non svolgere tutti quei compiti e quelle faccende noiose che a casa siamo obbligati a fare. E, quando ci accorgiamo che nella stanza c’è qualcosa che non va o abbiamo bisogno che lo staff ci aiuti, la voglia di scendere nella hall o tirare su la cornetta del telefono per chiamare la reception è pari a zero.

Proprio per farvi stare nella massima tranquillità un hotel di New York, Aloft, ha inventato l'”emoji room service“, ovvero il servizio in camera attraverso le famose faccine che siamo abituati ad utilizzare su Whatsapp o su Facebook quando chattiamo con i nostri contatti.

Il servizio via emoji è già usato da diversi servizi: Fojii permette di ordinare cibo a New York, Chicago e San Francisco, Domino aiuta con le pizze e BurgerBurger con i panini, a Londra. Il Brooklyn bar Sunken Harbor Club, invece, ha lanciato un intero menù con gli smile e i simboli.
Aloft Hotel, però, è il primo nel campo degli alberghi e del servizio in camera, a lanciare questa divertente ed utilissima novità. Anche se, a quanto pare, il servizio dovrebbe estendersi in Europa, in Asia e nel resto degli Stati Uniti durante le prossime settimane.

Ma come funziona questo famoso “emoji room service”? È molto semplice: l’ospite deve mandare una combinazione di emoji per indicare ciò che desidera con il numero di stanza ed il gioco è fatto. Le combinazioni, per il momento, sono solo sei, ma sono state introdotte per non far impazzire il personale dell’hotel: capire tutte le richieste dei clienti da semplici simboli sarebbe troppo complicato.