Quanto conta la fortuna nel gioco? Quando si vuole provare a vincere grosse somme, non si punta solo sull’abilità: la buona sorte ricopre quasi sempre un ruolo fondamentale. In molti, quindi, interpretano il destino a modo loro, chi per cercare di ingraziarselo, chi per timore di sfidarlo troppo andandogli contro. Anche le superstizioni fanno parte del gioco. Che si tratti di bingo, giochi di carte o altre attrazioni da sala, a volte i numeri si mescolano alle credenze popolari, finendo inevitabilmente col condizionare la propria condotta. A prima vista potrebbe sembrare strano che il folklore possa influenzare un ambiente rigido e schematico come quello del tavolo verde.
Esistono molteplici tipi di giocatori, ognuno con le proprie idee e fissazioni. Di conseguenza, non sorprende che la scaramanzia appartenga ad una frangia di amanti del gioco. La superstizione più famosa e conosciuta è probabilmente quella relativa al numero 17. Per gli antichi romani veniva scritto “XVII”, cioè l’anagramma di “vixi”, traducibile come “ho vissuto”, dunque “non sono più in vita”. Il 13 è un altro numero che sembra portare particolare sfortuna. In questo caso il riferimento è ai commensali dell’Ultima Cena di Gesù Cristo. Le credenze, però, possono cambiare da popolazione a popolazione, in quanto per i giapponesi il 13 sarebbe invece benevolo.
Non finisce qui. Alla paura per questi numeri, infatti, sono stati associati nel tempo dei termini specifici: la triscaidecafobia e l’eptacaidecafobia. Se il calendario lega il 13 e il 17 a determinati giorni della settimana, per i più timorosi il loro potere nefasto aumenta sensibilmente (in America l’intero settore economico perde addirittura un miliardo di dollari ogni volta che capita un venerdì 13). Il timore nei confronti dei numeri non si riscontra tanto nei giochi di carte, quanto nei giochi ad estrazione come la roulette. In quel caso bisogna necessariamente puntare sui numeri e il 13 e il 17 figurano tra quelli disponibili. Le tradizioni scaramantiche non si sono perse con l’avvento del web: anche chi ha a che fare con la roulette online che si gioca dal vivo tende ad evitare certe circostanze. D’altronde, le regole del gioco non cambiano. Secondo i più superstiziosi la sfortuna può colpire anche a distanza!
Non mancano casi di numeri che invece possono essere considerati fortunati, anche se le motivazioni non sono sempre molto convincenti. Il 12, ad esempio, sarebbe ben visto semplicemente in quanto numero comodamente divisibile in diverse soluzioni: 2 metà, 3 terzi o 4 quarti. Anche il 9 incontra il gradimento di molti giocatori, in quanto risultato della moltiplicazione del 3, ossia il numero perfetto, per se stesso. Insomma, chi più ne ha più ne metta, ma c’è da scommettere sul fatto che anche chi gioca online tenda a prodursi in gesti scaramantici dietro allo schermo.
Di fatto, la scaramanzia può inficiare solo alcune scelte dei giocatori, contribuendo a rendere meno monotona una partita, ma non rappresenta certo un fattore obbligatorio nel gioco. Tutti i giocatori del mondo hanno cercato almeno una volta di scoprire soluzioni o vie alternative per arrivare più facilmente al successo. La superstizione può essere considerata come una di queste.