Ne stanno parlando tutti, era inevitabile. Il fabbricante di lacrime film è uscito su Netflix.
Le prime critiche se le è beccate proprio Biondo, l’ex concorrente di Amici, che interpreta Rigel.
Le impressioni in generale? Non proprio positive.
Il fabbricante di lacrime film: trama
Nica e Rigel sono due orfani che vivono al Grave, un orfanotrofio in cui la direttrice punisce in modo severo con regolarità i suoi alunni. Si accanisce particolarmente su Nica.
Finalmente arriva una famiglia per lei, che però decide di adottare anche Rigel, ragazzo bellissimo, che suona divinamente il piano e molto tormentato.
I due non vanno d’accordo: lei lo teme, lui la allontana finché dovranno fare i conti con i propri sentimenti.
Recensione de Il fabbricante di lacrime su Netflix
Come avete visto la trama non è un granchè. È una sorta di Twilight, ma senza i vampiri.
Ho letto il libro e non mi ha fatto una buona impressione: in pratica ruota intorno al nulla. Due adolescenti che si lanciano sguardi in tralice e che poi si sbaciucchiano, il tutto condito da pugni, piagnistei e gelosie.
Si poteva fare di meglio su Netflix? No, perché in sostanza non c’era nulla su cui lavorare. Stessa voce narrante da bambinetta di 8 anni, scene per lo più piatte con attori che recitano abbastanza male (che biascano anziché parlare in modo normale perché fa più sexy pare).
Biondo, ex cantante ad Amici, si è già beccato la sua razione di critiche per come recita.
Melenso, troppo incentrato sui pettorali di lui, con lei che fa la parte della crocerossina innamorata che deve salvarlo ad ogni costo anziché rifilargli un bel “vaffa”.
Film oggettivamente brutto, libro anche peggio. Dispiace per tutti coloro che lo hanno trovato bellissimo e per la deriva della letteratura italiana.