Con o senza ferretto, a balconcino, con le spalline o senza, impreziosito da swaroski o merletti o effetto nude: il reggiseno è il capo indiscusso della femminilità, che ha compiuto 100 anni il 3 novembre 2014 e non li dimostra affatto.
Esattamente 100 anni fa Mary Phelps Jacob brevettava un indumento simbolo per le donne. Correva l’anno 1914, quando la giovane ereditiera americana, meglio conosciuta Caresse Crosby, mise a punto il primo prototipo di “reggipetto“, una sorta di tracolla in grado di separare il seno, grazie a due fazzoletti e a delle fasce per neonato.
Da allora l’evoluzione del reggiseno non si è fermata e si è adeguata alle esigenze sempre più diverse delle donne. Ma da allora è diventato un indumento di seduzione e provocazione irrinunciabile. Ancora oggi è uno degli accessori più utilizzati dalle donne di tutto il mondo, che si dividono, tra chi lo ama e chi lo odia.
In verità, il reggiseno sarebbe nato nel ‘400, anche se il brevetto è del 1914. Nato per caso e per comodità, negli anni ’70 è diventato il simbolo della protesta femminile, con donne del movimento femminista in piazza a bruciare il capo di lingerie, mentre oggi è un aiuto fondamentale per sostenere il seno e per modellarlo, e soprattutto per regalarci taglie in più.
Il reggiseno è stato interpretato e reinventato nel corso del tempo. La moda alla garçonne degli Anni ’20 trova il massimo esempio nella seduzione androgina di Greta Garbo, che punta su abiti dal taglio maschile e il reggiseno appiattisce il seno, quasi a farlo scomparire.
La moda della lingèrie “in bella vista” è stata lanciata da Madonna negli anni ’80 che, indossava reggiseni di pizzo come fossero top, e durante il “Blond Ambition Tour“, esibisce il modello iconico “a siluro” creato per lei da Jean Paul Gautier.
Negli Anni ’90 arriva la rivoluzione Wonderbra. Si chiama push up e significa almeno una taglia in più. Il reggiseno delle meraviglie è infatti imbottito con olio o silicone, per esaltare la silhouette con piccoli trucchetti. Icone vestite di sola biancheria intima stravolgono e cambiano l’immaginario erotico sul grande e piccolo schermo e il reggiseno diventa il simbolo delle pin up, come Marilyn Monroe o la nostra Sophia Loren, che mostravano decolleté morbidi e scolpiti.
A balconcino, a punta da pin up, di pizzo, wonderbra, nel corso degli anni il reggiseno si è modificato: ne è stata perfezionata la fattura, modificato il design, sono state introdotte le spalline regolabili, le coppe e le diverse taglie, e si è diversificata l’offerta, tra prodotti di lusso nati per sedurre e quelli più economici per l’uso quotidiano. Non è un caso che le case di moda, Victoria’s Secret su tutte, ne realizzino modelli decorati con perline e pietre preziose al pari degli abiti da sera.
Comunque lo si declini, resta un prezioso alleato per ogni donna e una grandissima arma di seduzione, croce e delizia degli uomini alle prese con i gancetti. Gli stilisti ne producono ormai così tanti modelli talmente sexy, che non mostrarli sarebbe davvero un peccato.