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Buon compleanno a Twitter, che oggi compie 10 anni. Ma c’è poco da festeggiare per il sito di microblogging. Infatti, nonostante sia uno tra i social network più famosi del mondo, non riesce a trovare la formula giusta per raggiungere il successo del cugino Facebook. Insomma, tutti quei cinguettii non sono abbastanza.

E questo avviene sia dal punto di vista economico che da quello dell’attività degli utenti. Twitter, infatti, non riesce ancora a chiudere il bilancio in attivo e, ancor peggio, conta un numero elevatissimo di utenti che non vengono conquistati e che rimangono perciò inattivi per lunghi periodi di tempo. Non crescono di molto neanche le iscrizioni: tra ottobre e novembre sono rimaste ferme a 320 milioni, come nel trimestre precedente. Molti, inoltre, sono visitatori casuali, che osservano i tweet senza però registrarsi e, quindi, senza partecipare veramente.

Il confronto con gli altri social non tiene. Gli utenti di Twitter si assestano, appunto, intorno ai 320 milioni, di cui la maggior parte si trovano negli USA , mentre quelli di Facebook toccano un miliardo e mezzo e quelli di Youtube un miliardo. L’unico con cui Twitter riesce a combattere è Instagram, che invece si aggira intorno ai 400 milioni di utenti.

Ma quali sono i motivi che mettono Twitter in difficoltà? Sarà forse che non si tratta di un social network classico. Facilita la comunicazione da parte di attori, cantanti, band, politici e personaggi famosi in generale, che possono godere di una gran numero di fan pronti a seguirli. Basti pensare, ad esempio, che negli USA è uno degli strumenti più usati per fare campagna elettorale. Per gli altri utenti, invece, può risultare difficile farsi seguire: occorre essere attivi spesso, saper cogliere il momento e sfruttare bene gli hashtag oltre ad avere qualcosa di originale da dire in 140 caratteri e che, allo stesso momento, sia condiviso da molte persone.