venerdì, 3 Maggio 2024

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Il mondo del beauty tra tendenze, novità e consigli su come prendersi cura di se stessi

L’esercizio fisico giova davvero alla nostra salute

Siamo tutti consapevoli del fatto che fare esercizio fisico faccia bene alla salute, ma in pochi sembriamo esserne convinti davvero se consideriamo la sedentarietà dilagante di una larga fetta della popolazione. Un adulto medio avrebbe bisogno di fare attività fisica almeno due ore e mezza alla settimana: questo se si prendono in considerazione esercizi d’intensità moderata, come una camminata a passo svelto.

Facendo jogging o correndo, infatti, il quantitativo di tempo si si può ridurre anche a 75 minuti alla settimana – a cui andrebbero aggiunte un paio di sessioni più intensive specifiche per la muscolatura in modo non solo da rassodarsi, ma anche da proteggere le proprie funzioni cardiache, prevenire lo sviluppo dell’obesità e vivere più a lungo.

Ciò non vuol certo dire che esercizi meno duraturi non valgano la pena: anche un’attività di soli dieci minuti può aiutarci in fatto di benessere e salute. Ma sicuramente chi fa dell’esercizio fisico qualcosa di regolare e quotidiano – senza strafare – può aspettarsi di godere di maggiori benefici: coloro che praticano attività fisica regolarmente corrono infatti il 40% di rischi in meno di andare incontro a patologie degenerative come la demenza, nonché il 60% di rischi in meno di sviluppare problemi cognitivi di qualsiasi tipo. Negli adulti, inoltre, praticare regolarmente attività fisica può fare aumentare la densità minerale ossea dal 2 all’8%, andando a prevenire eventuali fratture in età più avanzata.

Altri benefici, oltre all’allungamento della vita e a minori disfunzioni cardiache, riguardano la capacità di fare rifornimento di ossigeno – legata all’aerobica soprattutto – e una più efficiente sudorazione, che permette a chi si allena di ritornare a temperature normali velocemente. Pronti ad allacciarvi i lacci delle scarpe?

Rossetto, come scegliere la tonalità? (FOTO)

www.cosmopolitan.it/

Trovare la tonalità di rossetto più indicata per il tipo di pelle? State fresche. Sono secoli che le donne vanno alla ricerca del lipstick perfetto: io, ad esempio, dopo 15 anni di sbattimento non l’ho ancora trovato. E, fidatevi: ho cercato davvero tanto. Metto il rosso e mi sento un po’ squillo; scelgo il nude e mi sento una vecchia: qual è il colore più adatto a me che ho la pelle e i capelli di Mercoledì Addams? Ancora non l’ho capito.
Le labbra rosse, ad esempio, sono il simbolo della femminilità e della seduzione sin dai tempi più antichi: tante leggende narrano infatti che Cleopatra soleva sfoggiare labbra coloratissime e molto sensuali.

Nell’antico Egitto le tecniche per colorare le labbra erano tante e variegate, anche se decisamente disgustose: lo sapete che per ottenere le tonalità del crema venivano letteralmente spremuti coleotteri e formiche? Roba che se avessi vissuto quegli anni avrei preferito andare struccata a un appuntamento galante piuttosto che utilizzare simili metodi per farmi bella.
Mashable ha arruolato il make-up artist Sasha Grossman per individuare quali sono le migliori tonalità di rossetto per tre differenti tonalità della pelle.
Per la pelle olivastra Grossman adora Nars Velvet Matte matita labbra nella tonalità ‘Cruella‘.


Il rosso blu-based integra invece le sfumature dorate naturali di chi lo indossa mentre ‘Rosy Red‘ esalta i toni più profondi della pelle. Per pelli chiare il consiglio è ‘Marvelous Moxie Bare Minerals‘ mentre il rosso-arancio illumina la pelle pallida senza essere mai eccessivo. La finitura satinata si adatta invece a tutte le carnagioni e fa apparire più piene labbra.

Capelli, ogni quanto dobbiamo lavarli?

www.nonsprecare.it

Il punto debole di ogni donna? Sono sicura che la maggioranza risponderebbe: ‘i capelli‘. Si, perché possono essere biondi, bruni, ricci, lisci, afro: li vogliamo sempre come ce li ha qualcun altro. Questa è una verità immutabile, per cui tanto vale non applicasi troppo. Ovviamente il concetto va preso assolutamente alla leggera e non riguarda di certo la pulizia del capello, che è una cosa da fare frequentemente, anche se con la dovuta moderazione.
Perché anche se capita spesso nella vita di imbattersi in gente che potrebbe produrre olio extravergine spremendo le proprie chiome, è altrettanto frequente incontrare chi fa della pulizia una vera e propria mania, lavando i capelli in maniera ossessiva. Come accade per tutte le cose, anche la detersione del capello va eseguita in maniera precisa, e soprattutto, osservando determinate tempistiche.

Il capello va lavato quando è sporco, ci mancherebbe, ma buttarsi con la testa sotto l’acqua ogni sacrosanto giorno può essere davvero nocivo. Anzitutto dobbiamo considerare il fatto che lo shampoo è pur sempre un prodotto chimico realizzato in laboratorio e che il più delle volte nonostante diciture ‘BIO’ e etichette di colore verde, di naturale ha poco o nulla.
Ogni detergente possiede una quantità considerevole di tensioattivi, ovvero sostante chimiche che servono per esplicare l’attività di detersione. Senza considerare il fatto che anche l’uso smodato del phon provoca danni tremedi alle fibre capillari, bruciandole.
Le nostre bellissime estremità andrebbero lavate due volte a settimana, non di più, specie se i capelli sono particolarmente lunghi. Lo shampoo troppo frequente può danneggiare l’aspetto dei capelli in maniera considerevole, rendendoli stopposi e difficili da riordinare.

Lo sporco dei capelli altro non è che sebo prodotto dalle ghiandole sebacee presenti nel cuoio capelluto, ecco perché lo shampoo va eseguito massaggiando delicatamente la cute in modo da pulirla a fondo. I capelli sono diversi a seconda della provenienza: i curly, o addirittura gli afro, si sporcano meno velocemente rispetto agli altri perché il capello ha un percorso poco lineare che impedisce al sebo di essere visibile. Per questa ragione i capelli ricci potrebbero essere lavati anche solo una volta a settimana, specie considerando il fatto che per lo styling sono necessarie alcune ore. Va da se che chi ha i capelli lisci come spaghetti debba prendere almeno 2 o 3 appuntamenti settimanali con shampoo e phon. Non di più.

‘Girl Online’, il libro della beauty vlogger Zoella

Credit photo: www.dailyrecord.co.uk

Tra i vari mestieri del web, il più frequente è quello del blogger: il più delle volte ama scrivere, ama raccontarsi attraverso parole ed immagini e gli piace parlare di ciò che più lo appassiona. Il più grande privilegio del blogger è poter esprimere la propria opinione e diventare punto di riferimento per molti utenti del web, che si affezionano e chiedono consigli.

Tra i vari blogger, i più frequenti e maggiormente richiesti sono quelli del fashion blogger e della food blogger. Ma popolano il mondo di internet anche le cosiddette beauty vlogger: ragazze che, per passione verso il mondo del make up e del beauty, testano trucchi, creme e vari prodotti per il corpo, consigliandoli o meno, in base alla loro funzionalità e al loro risultato. Ovviamente mostrandovi il tutto attraverso video su Youtube, da cui il nome “vlogger”.

Una delle beauty vlogger più conosciute è Zoe Sugg, alias Zoella, 24enne inglese. Dal 2009 – anno in cui ha iniziato il mestiere – i suoi video hanno circa 260 milioni di visualizzazioni e sono 6 milioni gli iscritti al suo canale Youtube, per questo si piazza al 68esimo posto tra i canali più famosi.

E non mancano i riconoscimenti: nel 2012 la versione inglese di Cosmopolitan la nominò miglior beauty vlogger dell’anno. Stesso titolo ottenne dalla BBC Radio 1 e dai Nichelodeon Kid’s Choice Awards.

Ma Zoella si è messa in gioco e, oltre a tutti i suoi video, ha scritto un nuovo libro – “Girl Online” – pubblicato solo qualche giorno fa, martedì 25 novembre. Il libro non parlerà di Zoe, nonostante dalla trama sembri proprio autobiografico: “Girl Online” racconta la storia di Penny Porter, una ragazza di 16 anni che vive con i suoi genitori a Londra. Penny, che si trova a dover risolvere i tipici problemi adolescenziali, decide di iniziare a scrivere un blog, parlando di sè e di ciò che la turba. Quando la famiglia si trasferisce a New York, Penny si innamora di Noah, un famoso musicista rock: racconta di questo suo amore nel blog, che nel giro di poco tempo diventa virale.

“Girl Online”, della casa editrice Penguin, si può trovare online o in libreria, ma solamente in lingua originale. Sono passati solo pochi giorni e Amazon lo colloca al secondo posto tra i libri della narrativa Young Adult. Ma già prima dell’uscita, il libro era nella classifica dei “Top 100 Best Seller” di Amazon. Un successo assicurato.