giovedì, 5 Dicembre 2024

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Shampoo alla birra per avere capelli morbidi e lucenti

Il sogno di tutte le donne? Avere una chioma folta, lucente, morbida e luminosa. Un’utopia quasi.

Ma direttamente da Asheville, North Carolina, l’azienda Broo ha ideato uno shampoo alla birra con note dolci di vaniglia, caramello, cocco e cioccolato, per rendere onore ai capelli stressati dalla quotidianità.

Catherine Zeta Jones tempo fa aveva dichiarato, in un’intervista, che per avere i capelli così lucenti e sani, da far invidia a tutti, usava un miscuglio naturale basato sulla birra, a mo dì ricette della nonna insomma.
Ma, sempre nell’intervista, ha ammesso che per giorni rimaneva impregnata dell’odore stagnante della birra, insopportabile.

L’azienda Broo, che si occupa della bellezza e del benessere dei capelli, ha dichiarato: “Quando eravamo alla ricerca di un modo per ottenere capelli sani e belli, senza l’utilizzo di prodotti chimici, le nostre mamme ci hanno detto di versare della birra sulla chioma, in modo da donarle lucentezza e morbidezza. Naturalmente, la nostra prima domanda è stata: Birra?
Beh, ci siamo rimboccati le maniche, preso un apri bottiglie e iniziato la ricerca della bellezza nella bottiglia di birra. Abbiamo così trovato la risposta in quattro parole: orzo, luppolo, lievito e acqua.
Così semplice, eppure così magico. Perché? Perché attraverso la magia del processo di fermentazione, migliaia di reazioni chimiche naturali si verificano, e orzo, luppolo, lievito e acqua si trasformano in una bevanda che sta saltellando con le vitamine del gruppo B, proteine ​​e sali minerali. Nel Medioevo, si riferivano ad un delizioso pane liquido riferendosi alla birra. Noi invece lo chiamiamo “Superdrink” per i capelli

Gli esponenti della ditta Broo continuano affermando che “Vivere in questo “Craft Beer Capital” di Asheville ha due vantaggi: la bellezza naturale delle montagne più antiche del mondo e un sacco di micro birrerie artigianali. Da qui la grande importanza della nostra azienda, l’idea rivoluzionaria nel creare uno shampoo a base di ingredienti naturali

Insomma lo shampoo a base di birra è di certo un tocca sana per i capelli, soprattutto se si pensa che già le nonne usavano questo super drink per rendere i capelli lucenti, forti e morbidi.
L’unica pecca? A quel tempo si usava la birra così com’era e ciò portava il capello ad odorare di birra per intere settimane.
Grazie a Broo, che ha creato uno shampoo a 10 dollari circa, i capelli avranno tutti i benefici della birra, e profumeranno di vaniglia, cocco, caramello o cioccolato.

Olio di borragine proprietà e rimedi naturali

Olio di borragine: un altro insospettabile olio nostro alleato di cui non si sa molto solitamente.

Eppure dovrebbe essere fra gli oli da tenere in casa, perché ottimo per la salute ma anche perché è un ottimo cosmetico naturale! Quest’olio vegetale che si ricava dalla spremitura a freddo dei semi della pianta Borago officinalis.

Proprietà dell’olio di borragine

L’olio di borragine contiene una grande quantità di alfa-acido linoleico (32-38%), acido linoleico (18-25%), acido oleico (15-19%) e fitoestrogeni efficaci contro i radicali liberi, i problemi ormonali femminili, la pelle disidratata e le infiammazioni cutanee poiché è un ottimo lenitivo.

5 buoni motivi per tenerlo in casa:

  1. se soffri di acne o di psoriasi o secchezza cutanea
  2. se soffri di smagliature o cominciano a comparire le prime rughe
  3. se hai problemi di cisti ovariche o legati al ciclo
  4. se hai unghie e fragili
  5. se hai problemi con il colesterolo

Uso interno ed uso esterno dell’olio di boraggine

L’olio di borragine si può acquistare in perle per un uso interno quindi come un integratore alimentare soprattutto per i problemi legati agli ormoni femminili poiché grazie ai fitoestrogeni presenti in quest’olio si ha un’azione riequilibrante del sistema ormonale femminile quindi si possono riscontrare miglioramenti circa il problema delle cisti ovariche, dolori e sindrome premestruale o i disturbi della menopausa. Per uso esterno naturalmente c’è l’olio.

Come utilizzare l’olio di borragine

Per un uso interno si consiglia di assumere una perla di olio di borragine 4 volte al giorno a stomaco pieno (prima di mangiare).

Per l’uso esterno per quanto riguarda il viso si possono miscelare 5 gocce di olio di borragine con 5 di olio di germe di grano e quindi applicare sul viso tenendo in posa per 15 quindi risciacquare con acqua tiepida. Si possono inoltre miscelare 10 gocce di olio di borragine alla crema idrante oppure miscelare 8 gocce di olio di borragine con 5 gocce di olio d’oliva da applicare la sera sulle zone infiammate o ruvide avendo cura di applicare uno strato di garza di modo da non sporcare i vestiti, il giorno dopo si procede con una normale doccia e si ripete il trattamento fino a che non si notano miglioramenti.

Lavare i capelli senza shampoo

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Da un pò di tempo a questa parte si sente sempre più parlare di ritorno al non-shampoo, “no poo” appunto, come è stato ribattezzato negli Stati Uniti. Sempre più persone, soprattutto le donne, sperimentano questi metodi alternativi per lavarsi i capelli, ritenendosi soddisfatti. Se non si vuole rinunciare del tutto all’uso dello shampoo, è bene utilizzare, qualche volta al mese, uno dei metodi di lavaggio dei capelli senza shampoo, per offrire loro una breve vacanza priva di additivi artificiali.

Il metodo “no poo” prevede l’utilizzo del bicarbonato di sodio (un cucchiaio) con una tazza d’acqua calda, in modo da formare una cremina, con la consistenza di uno shampoo normale, l’acqua può anche essere sostituita con infuso di rosmarino. Nel risciacquo si aggiunge l’aceto di mele (due cucchiai) all’acqua, sempre una tazza, per bilanciare l’acidità naturale dei capelli. Per finire si consiglia di mescolare del succo di limone a un uguale quantità di balsamo e risciacquare.

Due blogger statunitensi, Margaret Badore e Katherine Martinko, hanno sperimentato il metodo per venti giorni, ottenendo risultati ottimi. “Il bicarbonato ha fatto un favoloso lavoro di pulizia dei miei capelli, erano splendenti, sgrassati. Quando usavo lo shampoo avevo una palla di capelli ricci molto più grande, ora sono molto più facilmente trattabili“, ha commentato Katherine.

Secondo i sostenitori del metodo no poo i capelli diventano grassi dopo un certo tempo dall’ultimo lavaggio a causa di un circolo vizioso dovuto proprio ai prodotti utilizzati. Più si lavano i capelli, più viene alterata la giusta quantità di sebo che deve avvolgerli, il metodo propone, infatti, di lavare i capelli con meno frequenza.

È necessario un periodo di adattamento agli shampoo senza solfati di 2-3 settimane, nel quale i capelli possono diventare crespi o unti, ma alla fine si apprezzeranno i miglioramenti di questo cambio di abitudine. Durante questo periodo si consiglia di raccogliere i capelli in trecce, un’acconciatura che protegge la salute dei capelli.

C’è anche, però, chi critica la basicità del bicarbonato, che a lungo andare può rovinare i capelli, massaggiare i capelli prima dello shampoo con dell’olio di cocco o l’uso di gel di aloe e bicarbonato sembra essere una valida alternativa. Con il metodo no poo, lo shampoo lo si può usare una volta al mese, o anche meno, contribuendo anche a ridurre l’inquinamento causato dalle boccette di plastica vuote che lo contengono.

Test sulla bellezza a prova di dito, la moda cinese fa il giro del web (FOTO)

C’è poco da fare, oggi nel XXI secolo, al di là dei finti moralismi, la bellezza esteriore è tutto. Quotidianamente siamo circondati da stereotipi che rappresentano il bello e la perfezione.
Alcuni sono belli di natura altri invece ricorrono ad un piccolo aiuto da parte del chirurgo per modificare qualche difettuccio. In sintesi, a tutti piace essere dei “belli”.

Ma gli orientali, in particolare i cinesi, distinguono i belli dai brutti facendo uso del semplice dito indice. Ed ecco che così impazza il “test del dito” o meglio noto come “Finger trap test”.
Divenuto molto di moda tramite il social network Sina Weibo, ovvero la versione cinese di Facebook, il test del dito serve a determinare se una persona è, esteticamente parlando, bella o brutta.
Come? Basta posizionare il proprio dito indice contro il mento e il naso, e se questo tocca o sfiora le labbra potete fare i salti di gioia: rientrate nei belli. Se invece il dito non sfiora le labbra, ahimè, potete solo riderci su.

Che sia attendibile o meno, questo social test ha fatto impazzire il web tant’è che molti personaggi dello show business cinesi si sono sottoposti al test postando su Weibo la foto del loro profilo con l’indice alzato.

Questo gesto, cioè posizionare il dito contro il mento e il naso e vedere se tocca le labbra, è una tecnica che risale ai tempi del grande Leonardo Da Vinci che ne faceva uso per creare il profilo perfetto nelle sue straordinarie opere. Non solo, ma viene usata tuttora da chirurghi con il nome di teoria del rapporto 3.1 dove mento, naso e labbra creano il profilo perfetto trovandosi su un’unica linea retta.

Il dottor Mark Holmes, del centro chirurgico di McIndoe, ha dichiarato:

“Questo in realtà è un test minore per verificare la simmetria del viso e le proporzioni. Si chiama E-line di Rickett ed è una prova che fanno i medici estetici per la valutazione e la pianificazione di trattamenti cosmetici. Parte della bellezza è determinata dalla simmetria e dalle proporzioni corrette. Tuttavia, non tiene conto dell’energia e della personalità delle persone”

Possiamo sottoporci al test per gioco e per divertimento, e se il nostro dito non sfiora le labbra allora prendiamola con filosofia, la bellezza interiore è quella più duratura.

Secondo il test del dito questa ragazza è considerata bella perché il suo dito tocca le labbra
Secondo il test del dito questa ragazza è considerata bella perché il suo dito tocca le labbra

Secondo il test del dito questa ragazza non considerata bella perché il suo dito non sfiora le labbra
Secondo il test del dito questa ragazza non considerata bella perché il suo dito non sfiora le labbra