venerdì, 26 Aprile 2024

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Ibs libri: Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa

Ibs libri: Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa.

Lo so, non posso fare a meno di proporvi letture etniche.

Perchè? In molte di queste letture sono racchiuse le chiavi della conoscenza di “mondi” diversi da noi che solo attraverso la conoscenza possono essere compresi. A parte questo, un buon libro è e rimane un buon libro a prescindere da dove sia scritto o ambientato. Idem per i libri spazzatura.

Comunque, io vi propongo solo libri di qualità e solo libri che vi regalano emozioni vere, che vi fanno venire i brividi o che vi fanno riflettere. Perciò oggi ho scelto un libro dal titolo suggestivo la cui trama mi ha decisamente colpito.

Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa, ibs libri

I protagonisti sono: Takumi e Yuji. Il primo è il padre ed il secondo il figlio, un bambino piccoli. Sono rimasti soli, sì, perché la madre nonché moglie, Mio, è scomparsa a soli ventotto anni, nel più sconvolgente dei modi: una malattia fulminea. Nessuna cura, nessun tempo per prepararsi. Un giorno padre e figlio si ritrovano soli e cercano di ricostruire la loro esistenza senza la colonna portante della famiglia visto che Takumi è affetto da molte fobie ed allergie che non gli permettono di vivere una vita normale, meno male che il figlioletto di sei anni è un ometto responsabile. Ma tutto ciò non colma la voragine lasciata dal dolore. L’unica cosa che rimane ai due è una promessa che Mio ha lasciato loro prima di andarsene: quando la pioggià cadrà lei tornerà.

Una promessa per certi versi strana ma ancor più strano il fatto che accade dopo: arriva la stagione delle piogge e con essa una creatura singolare perfettamente somigliante a lei. Il marito, Takumi, pensa subito ad un fantasma. Invece no è un essere terreno come loro ma… senza memoria.

Takumi, a cui tutto questo non sembra vero, preso dalla felicità le racconta tutta la loro vita nella speranza che lei ricordi. Così avviene che per magia la loro storia, il loro amore riprende vita e con essi gli avvenimenti che li hanno portati ad incontrarsi, ad innamorarsi e poi al tragico evento e quindi a questo mistero di questa nuova Mio…

Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa (ibs libri)

Non lo trovate toccante? Io sì, molto. Credo che chiunque abbia perso una persona a cui teneva davvero verserà una lacrima leggendolo. Questa promessa non è forse un po’ il sogno di tutti?

Mi sono ricordata di questo libro mentre guardavo un cartoon film stile Miyazaki “Una tomba per le lucciole” (Hotaru no haka ) un film altrettanto toccante che parla di un ragazzo e una bambina giapponesi poveri rimasti orfani che nel bel mezzo di una guerra si ritrovano senza casa, senza averi, senza futuro. Vengo ospitati da una zia che ben presto comincia a dimostrarsi astiosa e rancorosa nei loro confronti, quindi fratello e sorella decidono di trovare un’altra casa ma li aspetta un triste destino…

«Potreste incontrarvi ancora mille volte, e ogni volta verreste rapiti l’uno dall’altra.» Puntò il dito tremolante all’orizzonte. «Così. Come il cielo e il mare, una cosa sola. In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo.» Siamo tutti alla perenne ricerca di quel solo e unico compagno.

Chi è Takuji Ichikawa?

E’ nato a Tokyo nel 1962. Laureato in economia, nel 1997 ha cominciato a pubblicare i suoi romanzi in internet, finché nel 2002 il suo primo libro Separation è uscito nelle librerie. Quando cadrà la pioggia tornerò, pubblicato nel 2003, ha conosciuto in Giappone un grandissimo successo, attirando l’attenzione internazionale. Ne sono stati tratti un film, un manga e una fiction.

Ebook digital: Il tuo posto è vuoto di Anne Tyler

Ebook digital: Il tuo posto è vuoto di Anne Tyler, il libro perfetto per rilassarsi dopo le feste.

Oggi la vostra lettrice di fiducia vi consiglia un piccolo libro della mia autrice preferita, ricco di significati e molto interessante ma anche scorrevole, che potete tranquillamente portarvi in viaggio o leggere in una sera che non avete voglia di fare nient’altro che starvene appollaiati sul divano con voi stessi.

Si tratta di cinque racconti ed il titolo Il tuo posto è vuoto è molto significativo perché allude all’assenza che in effetti è un filo conduttore nelle vite dei protagonisti di cui ci vengono raccontate le storie.

Cosa colpisce di così particolare?

Il consueto uso della narrazione che fa Anne è sorprendente, ci racconta gli avvenimenti come se lei stessa ne fosse protagonista o come se fossero accaduti a qualcuno che conosciamo, in maniera molto naturale e tranquilla.

Per esperienza vi dico che tutti i suoi libri sono bellissimi e sono l’ideale per i momenti di relax ma anche per i momenti in cui vi capita di riflettere sul comportamento delle persone, su qualche fatto che avete sentito. Se amate lo stile letterario semplice ma che vi fa totalmente immergere nella lettura, Anne è la scrittrice per voi.

Ebook digital: Il tuo posto è vuoto – primo racconto

Una comune coppia con figlia nella tipica casa americana, lui iraniano, lei americana, attendono l’arrivo di una signora anziana: la madre di lui. Elizabeth si sta sforzando d’imparare il persiano e di far sì che tutto vada per il meglio preoccupandosi fin dei dettagli ed immaginando come sarà la sua suocera iraniana.

Hassan musulmano non molto praticante è molto felice naturalmente e va a prendere sua madre all’aereoporto.

La signora Ardavi arriva, in aereo, in mezzo ad un mare di sconosciuti che parlano una lingua che lei non conosce e che la guardano in malo modo. Allo sbarco i doganieri la bloccano rovistando nei suoi bagagli e lei non capisce cosa vogliano perché non la capiscano quando parlano.

La signora Ardavi conosciuta la nuora e la nipote cerca d’integrarsi nella loro vita, continuando a condurre la sua, scrivendo alle sorelle tutti i dettagli di ciò che vede e sente. La signora Ardavi comincia a fare delle considerazioni sulla diversa dell’infanzia sua e di quella della nipote, così diversa, libera, senza velo.

Le difficoltà non tardano ad arrivare…

Ebook digital: Zio Ahmad – secondo racconto

Stavolta non è una suocera ma uno zio, un uomo di mondo, solare, massiccio, così diverso dalla gente della sua città e della sua famiglia. Si reca in visita dai parenti con molti regali, tutti sono entusiasti di vederlo. Ma dietro tutta questa apparenza, questo spendere e spandere ricchezza, c’è un vuoto, un’assenza. Ahmad si sente vecchio e tirando le somme si accorge di possedere tutto e nulla. Si rivela inoltre essere un’ospite un tantino più invadente di quello che si credeva.

Ebook digital: Moto ondoso stabile – terzo racconto

Un viaggio molto triste e tuttavia necessario quello che una madre deve percorrere con il suo bambino, verso una struttura specializzata per bambini autistici. Un bambino all’apparenza normalissimo con atteggiamenti però un po’ troppo rigidi, con un espressione vecchia, vissuta senza gaiezza o curiosità come qualunque altro bambino. Assente eppure presente nello stesso tempo, ma in modo diverso.

Ebook digital: Il bernoccolo delle lingue – quarto racconto

Com’è vivere con un marito poliglotta?

Lui colpì da subito la sua futura moglie con la sua capacità linguistica ed espressiva. E poi c’è la famiglia di lui: indaffarata, chiassosa, laboriosa che dovrebbe colmare i vuoti che la moglie scova guardando nel suo passato.

Ebook digital:: Chi tiene in piedi la baracca – quinto racconto

Una coppia. Due persone diverse che vivono insieme, chi è più pignolo, chi è più accomodante, chi si affeziona ad oggetti che andrebbero gettati, come una macchina che non va ad esempio. Chi è più disordinato, chi meno, chi non sopporta gli amici di chi…ma alla fine chi è che tiene su la baracca?Chi colma i vuoti di chi?

Non lasciatevi scappare questo libro, tutti coloro a cui l’ho consigliato ne sono rimasti piacevolmente sorpresi e si sono legati alla letteratura di Anne, unica nel suo fascino. Gli autori come Anne sono perle rare per l’anima.

Cartellini per abbigliamento: strumenti di marketing e contenitori di info utili

Ci sono alcuni oggetti con i quali siamo abituati a relazionarci nella vita di tutti i giorni e che possiedono un grande potenziale dal punto di vista del marketing, pur essendo spesso reputati dettagli di serie B. Stiamo parlando dei cartellini per l’abbigliamento, molto utili per migliorare la percezione del brand da parte dei clienti e per offrire una spinta importante nel senso della professionalità e dell’autorevolezza. Servono anche a offrire alle persone alcune informazioni essenziali relativamente al capo d’abbigliamento che tengono tra le mani: consentono di mettere a fuoco in pochi attimi le taglie, il marchio ma anche garanzie, composizione del tessuto e slogan. I cartellini abbigliamento possono essere applicati non soltanto ai vestiti ma a tutta una serie molto più ampia di articoli. 

La progettazione dei cartellini può avvenire nel dettaglio in via digitale

In molti scelgono di farne segnaposto per i matrimoni, oppure li abbinano a un determinato packaging così come ai propri biglietti da visita. Sul web è possibile procedere alla progettazione e configurazione nel dettaglio dei propri cartellini: in pochi clic l’ordine viene perfezionato. Viene generalmente offerto un configuratore ad hoc, altrimenti è possibile assegnare un’immagine già ben definita caricandola online per applicarla sui supporti. Insomma, limiti non ce ne sono ma soltanto l’imbarazzo della scelta. La scelta in merito alla creazione dei cartellini per i prodotti sartoriali non deve essere presa troppo alla leggera, poiché grazie a simili strumenti si potranno traguardare importanti obiettivi di marketing sul medio e lungo termine

Quali indicazioni contiene un cartellino per abbigliamento

Sui cartellini dei nostri abiti, che sono progettati per essere nella maggior parte dei casi accattivanti e gradevoli allo sguardo oltre che facili da leggere, vengono indicate tutta una serie di informazioni utili al cliente. Sono pensate per rispondere a determinate e ricorrenti domande, relativamente a elementi in grado di orientare l’acquisto. Il cartellino può includere oltre al nome e al logo dell’azienda (che contribuisce all’opera di fidelizzazione e riconoscimento del brand) anche uno slogan, per esempio in ottica green, e un sito web di riferimento dove trovare ulteriori approfondimenti e magari uno shop digitale. Ma c’è anche la descrizione del prodotto, le sue dimensioni e la composizione del materiale con cui è fatto assieme alle taglie. Con i social ormai imperanti, viene spesso inserita anche una call to action cioè un invito al cliente per esempio a taggarsi su Instagram con l’abito o l’accessorio indosso. 

Chiaramente possono essere estremamente utili anche le istruzioni relative alla manutenzione e cura dei materiali, presenti più che altro sull’etichetta del capo. E’ importante che i cartellini siano stampati in modo professionale oltre che naturalmente resistenti. Aiutano il cliente a ricordare un determinato prodotto e a metterlo in connessione con il brand, inoltre si possono segnare punti importanti in fatto di differenziazione dell’offerta rispetto ai propri competitor. Una maggior cura per tutto ciò che riguarda l’aspetto visivo e l’impatto estetico assicurerà di traguardare risultati importanti. 

IT 2: secondo ed ultimo capitolo, il ritorno di Pennywise

IT 2 è uscito in sala, ultimo capitolo delle avventure di una banda di ex ragazzini a Derry.

Ammetto che purtroppo non ho accolto favorevolmente il primo film, l’ho trovato deludente perciò non è che fremessi nell’attesa del secondo.

Parliamo un po’ della trama per chi non avesse idea di cosa si tratta.

IT 2: secondo ed ultimo capitolo, il ritorno di Pennywise

Derry, 2016.

Alcuni omicidi violenti si verificano all’improvviso. Mike Hanlon, il bibliotecario inizia a seguirli con interesse. Sa bene che sono passati 27 anni.

Decide di chiamare i suoi vecchi amici per cenare fuori e rivedersi tutti insieme. Arrivano tutti, meno uno.

Ognuno di loro è cresciuto, è cambiato ed ognuno di essi ha dimenticato. Mike decide che devono ricordare ed inizia a parlare degli incidenti a Derry.

Piano piano arrivano i ricordi per tutti loro, la banda dei perdenti, e con essi ritorna Pennywise, il clown.

Sono tutti recenti all’idea di mantere la promessa che si fecero da bambini: tornare per Pennywise, per sconfiggerlo qualora i fosse risvegliato.

Scoprono che cosa è successo a Stan, quello che non si è presentato, e decidono che arrivato il momento di farla finita con IT.

Mike ha un asso nella manica: il rito di Chüd. Ognuno di loro sarà impegnato con la propria battaglia personale contro il perfido clown.

IT 2: annuncio di una sconfitta? I perdenti contro Pennywise

Devo dire che ciò che mi ha colpito da subito è il fatto che in questo film, i perdenti sono molto più coesi che non nel primo. Nel primo capitolo è mancata molto la coesione che invece generalmente si sviluppa in tutte le bande di ragazzini di cui parla King nei suoi libri.

Il nuovo Pennywise continua a non andarmi giù, sarà anche spaventoso ma non lo è abbastanza, latente nel primo film e in questo una sorta di contorno mostruoso di cui non si capisce neppure bene il senso.

Molte figure di IT sono state estromesse rafforzando così l’idea che IT sia solo un clown, un babau dentro l’armadio.

Anche no. E poi manca la tartaruga, al suo posto è stato inventato di sana pianta un popolo di nativi.

Si per certi versi è fedele al libro ma in certi aspetti decisamente no, fuori strada.

Curioità: King appare nel film, in un negozio dell’usato a Derry. Quindi significa che lui approva il film. Ed è infondo è questo che conta no? Avere l’approvazione del re.

Grazie a Dio non c’è una terza parte altrimenti sarebbe diventato una serie tipo Stranger Things da cui questo secondo capitolo trae a piene mani idee e immagini.

A voi è piaciuto?