martedì, 22 Ottobre 2024

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Vino vs birra: la birra è la più popolare al mondo

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Vino vs birra: una dura sfida, soprattutto per gli amanti di entrambi. Una sfida destinata a durare all’infinito, ma a cui il sito “Comparecamp.com” ha cercato di dare una soluzione, mettendo a confronto le due eterne rivali.

Secondo lo studio condotto dal sito “Comparecamp.com” – che analizza i dati dello scorso anno – la birra è molto più popolare del vino: 187 miliardi di birra bevuti ogni anno contro i 24 miliardi di vino. A due bottiglie di birra corrisponde un solo bicchiere di vino: sembra proprio che la birra sia preferita al suo rivale.

Il paese che consuma più birra è la Repubblica Ceca, con circa 253 litri consumati da ogni singola persona ogni anno. Seguono l’Austria e la Germania, con – rispettivamente – 170 e 168 litri a persona. Per quanto riguarda il consumo del vino, al primo posto si piazza il Vaticano, con circa 74 litri a testa. Al secondo e al terzo posto abbiamo invece Andorra – con 46 litri – e la Francia – con 44 litri -.

“Comparecamp.com” ha esaminato anche quali sono le marche più vendute al mondo. Per la birra, la prima classificata è “Snow”, seguita da “Tsingtao” e “Bud Light”. Invece, nella classifica del vino, abbiamo “Barefoot” al primo posto, al quale seguono “Gallo” e “Concha y Toro”.

Non poteva mancare poi, tra i tanti sondaggi, anche quello riguardo alle birre e ai vini più forti, ossia quelli con il tasso di alcol più alto. La birra più “strong” è la “Barleywine”, mentre, per quanto riguarda il suo rivale, il più forte è “Sherry”.

Nello studio si parla anche dei benefici prodotti dai due tipi di alcol, entrambi molto importanti per la salute. La birra aiuta a rendere più forti le proprie ossa e ad aumentare le vitamine nel proprio corpo, oltre a prevenire ogni effetto cancerogeno; il vino invece è ottimo per il cuore, riduce i rischi delle malattie e previene le scottature solari. Non è poi proprio vero che bere fa male.

New York: ecco il nuovo grattacielo di Brooklyn (FOTO)

La Grande Mela è pronta a fare spazio ad un nuovo grattacielo che, grazie ai suoi 324 metri di altezza, sarà il grattacielo più alto di tutta la città, senza contare però il quartiere di Manhattan. La nuova struttura, infatti, non verrà costruita a Manhattan, bensì a Brooklyn, dall’altra parte dell’East River.

Ad approvare la costruzione ci ha pensato la New York City Landmarks Commission, mentre la realizzazione sarà effettuata dalla JDS Development Groupsu, come progetto dello studio di architettura SHoP Architects.
Il nome scelto per questo nuovo grattacielo di New York è “9 DeKalb Avenue” e le dimensioni sono eccezionali: 324 metri di altezza che conterranno 73 piani con 500 appartamenti e negozi.

C’è, però, un aspetto del quale si sta molto discutendo e che sta suscitando diverse polemiche, soprattutto da parte dei cittadini: le forme e i materiali scelti per la costruzione del nuovo grattacielo. Il “9 DeKalb Avenue”, infatti, sarà creato con bronzo e vetro e sarà inevitabilmente in contrasto con l’edificio in stile neoclassico che resterà ai suoi piedi, ossia la “The Dime Savings Bank of Brooklyn”. Quest’ultimo è un edificio storico, dichiarato tale nel 1994, circa 94 anni dopo la sua costruzione.

Mentre i cittadini sembrano molto scettici sul nuovo grattacielo di New York e, in particolare, sugli aspetti detti sopra, i progettisti sono di tutt’altra idea. Secondo loro, infatti, il bronzo e il vetro sono ottimi materiali, in quanto “riprendono le caratteristiche del sito storico in una espressione cinematica del ricco passato e futuro di Brooklyn“.

[Credits: repubblica.it]

6 Paesi – adesso sicuri – da visitare (FOTO)

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Gli attentati di Parigi sono ancora recenti, è infatti trascorsa solo una settimana e il dolore è ancora grande. Sono giorni difficili per raccontare il mondo e sappiamo che ci sono molti posti del pianeta ancora a rischio, dove è pericoloso viaggiare.
Solo qualche giorno fa infatti un’altro attacco terroristico ha sconvolto il Mali e ha causato 19 morti.

Ci sono però dei Paesi da visitare adesso assolutamente sicuri ma che solo qualche hanno fa sarebbero rientrati nell’elenco dei luoghi a rischio. Questo è un aspetto positivo che deve farci guardare avanti perché il mondo è un posto meraviglioso e la voglia di viaggiare e scoprire nuove realtà non deve mai venire meno.

Vediamo allora quali sono i 6 paesi da visitare adesso veramente sicuri.

Croazia

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Negli anni novanta la ex Jugoslavia è stata sconvolta da una lunga guerra civile che ha diviso il paese in diverse nazioni ora indipendenti. Una di queste è la Croazia che si estende partendo dall’Istria sulla costa dell’Adriatico proprio difronte alle coste italiane. Mare, sole, buona cucina e gente ospitale, la guerra solo un ricordo lontano.

Cambogia

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La Cambogia è un bellissimo paese del sud est asiatico. Spiagge meravigliose e il sontuoso complesso dei templi di Angkor Wat nominati patrimonio mondiale dell’umanità. Eppure fino a 40 anni fa nel paese era operato un genocidio dall’etnia Khmer.

Vietnam

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Sono passati 40 anni da quando gli ultimi elicotteri americani hanno lasciato il paese e i Vietcong hanno trionfato. Il ricordo della guerra è ancora molto forte e nella capitale Ho Chi Minh si può ora visitare il Museo americano dei crimini di guerra.

Namibia

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L’ex colonia tedesca ha visto all’inizio del XX secolo una pulizia etnica dove forti furono le responsabilità proprio degli europei. Adesso il paese è una meraviglia della natura dove si possono vedere dal vivo alcune delle specie animali più rare al mondo.

Nicaragua

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Il Nicaragua è oggi considerato il Paese più sicuro da visitare in sud America. Eppure non è sempre stato così, il paese è stato sconvolto in lunghe guerre civili e colpi di stato fino agli anni ottanta.

Colombia

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La Colombia è famosa in tutto il mondo per i traffici di droga e seppure questo sia un aspetto ancora non del tutto risolto, la maggior parte del paese, compresa la capitale Bogotà, è assolutamente sicuro per i turisti stranieri.

Da Capri a San Francisco: ecco dove è vietato girare in costume

www.ilgazzettinovesuviano.com

Sono moltissime le proibizioni in alcune città italiane: quella di non girare per strada in minigonna, quella di non mangiare gelati per strada e perfino quella dii non stendere i panni del bucato in vista nel centro storico.

Non poteva mancare, poi, il divieto di girare per strada in costume. E guai a chi osa infrangere le regole: i “ribelli” saranno costretti a pagare una multa che va dai 25 ai 500 euro.

Questo divieto, presente in alcune città ormai da qualche anno, nasce proprio dalle lamentele degli abitanti di queste località balneari, che sono stufi di vedere passeggiare per strada persone in costume da bagno. Basterebbe che le donne usassero un pareo e gli uomini indossassero una Tshirt, rinunciando alla libertà del petto nudo.

Il costume non è l’unico indumento utilizzabile al mare. Soprattutto quando si passa dalla città per andare in spiaggia. Anche perché avete mai visto persone girare in bikini in città non di mare?

Quella dell’uso di abiti sopra il costume da bagno è proprio una questione di rispetto nei confronti degli abitanti, e non solo. Anche gli albergatori gradirebbero che i loro clienti si presentassero nella sala da pranzo e nella hall dell’hotel non totalmente scoperti.

In città come Capri, Sorrento, Lipari e Lerici i sindaci sono diventati molto severi, non credendo più alla scusa del caldo insopportabile. E lo fanno soprattutto per tutelare i propri cittadini.

Per chi invece proprio non sopporta doversi vestire anche al mare, può optare per altre località, ma attenzione: anche città come Barcellona e San Francisco hanno adottato questa proibizione. Ed è San Francisco a stupire di più: proprio la città dell’anticonformismo e della libertà di espressione decide di vietare alle persone di girare per strada e sui mezzi pubblici in costume.

Ma non si tratta solo di un questione di decoro, c’è in gioco anche la salute. Non è molto igienico sedersi solo con delle mutandine su sedie in cui si sono appoggiate milioni di persone: ciò potrebbe portare alla formazione di gravi infezioni.