Nei pressi del Parco Naturale Serengeti in Tanzania si trova la tribù degli Hadza, una civiltà che vive come si faceva 10.000 anni fa. Si tratta di una tribù che conduce un’esistenza molto simile a quella dell’uomo del Paleolitico (che visse circa 2 milioni e mezzo di anni fa), svolgendo una vita senza regole e in piena libertà, dedita alla caccia e alla cura della famiglia. È proprio nei pressi del lago Eyasi, a nord del paese, che vive la più grande tribù di cacciatori Hadza.
Il loro mondo è uno degli ultimi rimasti incontaminato, al quale è sconosciuto l’uso della tecnologia (che per noi è diventata una dipendenza), tanto che le tecniche di caccia e coltivazione si tramandano oralmente di generazione in generazione. Non esistono i soldi, carte di credito, messaggi, chiamate, lavoro e neanche orari da rispettare, e la cosa più vicina ad una forma di mercato è lo scambio di un paio di sandali con una tribù vicina.
Secondo gli standard moderni degli studiosi, gli Hadza non dovrebbero esistere.
Eppure ci sono, e rappresentano più di un’anomalia: sono una tribù dimenticata. Non praticano la coltivazione e l’allevamento degli animali, ma si nutrono di cibi selvatici autoctoni raccolti e cacciati. La dieta degli Hadza consiste principalmente in: carne, miele, baobab, bacche e tuberi. Le donne Hadza si nutrono principalmente di prodotti vegetali (piante e tuberi) e passano la maggior parte del tempo nei campi. Gli uomini al contrario si spostano molto dal campo base alla ricerca di carne e miele. Anche se il cibo raccolto o cacciato è portato al campo e condiviso, gli uomini e le donne tendono a consumare, come spuntini nell’arco della giornata, il cibo che trovano. La loro lingua è una delle più antiche mai parlate dall’uomo, ed è composta da una dialettica a rime con dei suoni ritmati. Il sogno di ogni linguista, insomma.
Al contrario di noi, stressati dal lavoro e dalle preoccupazioni giornaliere, gli Hadza hanno tanto tempo per rilassarsi. Dato che la loro occupazione principale è cacciare il cibo, essi lavorano solo cinque ore al giorno. Durante tutti questi 10 mila anni, essi hanno lasciato molto più di un’impronta nella loro terra. Gli Hadza rappresentano una parte della cultura mondiale, ma allo stesso tempo, rappresentano anche ciò che l’umanità ha perso.
Mai come prima il nostro mondo è stato così connesso o conveniente. Ci basta cliccare su un bottone per cambiare canale, comprare un libro o prenotare un viaggio. Abbiamo tutte le comodità a portata di mano. In un breve lasso di tempo, la vita si è trasformata al massimo del comfort. E quindi quel senso di stress e di libertà che sogniamo è legata a qualcosa che abbiamo dimenticato e che solo i nostri ancestrali sapevano gestire. Popolazioni come gli Hadza sono il tesoro che abbiamo dimenticato.
Quando eravate bambini, le immagini in tv hanno innescato in molti di voi il desiderio di vivere a Londra e così, quando siete cresciuti, quello che sembrava un sogno si è trasformato in realtà. Trasferirvi a Londra non ha significato solo cambiare alcune abitudini per ovvie ragioni di costume e tradizione, ma anche modificare inconsciamente personalità e modi di pensare. Ecco quali.
Diventerete esageratamente impazienti
I londinesi sono abituati a camminare a velocità da maratonette, senza il benché minimo riguardo per la persona che passeggia di fronte a loro. Ecco proprio di lei parlo, della tipica turista che si aggira tra gli scalini che separano le corsie delle linee metro: “ma perché devi camminare proprio davanti a me? Spostati, la Central Line sta arrivando” – penserete. Eppure saprete bene che la linea rossa viaggia ogni minuto.
Per un posto nel locale più cool della città, potreste aspettare in fila per ore
Quando si vive a Londra, c’è una regola da non scordare il “dress code”. Se andate fuori per una serata nel locale più cool, il vostro abbigliamento non dovrà essere da meno, ma preparatevi anche ad una lunga ed interminabile fila con i tacchi o con la vostra camicia perfettamente abbottonata.
Dimenticherete il significato di buon cibo
Londra è la città più cosmopolita d’Europa e questo significa che il cibo non manca. Di qualunque etnia voi siate, ci sarà una ricca serie di copie di ristoranti e prodotti tipici. La sovrabbondanza però, non è sempre sinonimo di qualità. Mangiare in un fast food quasi ogni giorno potrebbe non sembrarvi così assurdo. Risparmierete sicuramente.
1 Sterlina = 1 euro?
Si, lo sapevo. 1 sterlina è pari ad un euro e 20, 30, 40 cent? Il cambio non è proprio il vostro forte e anche quel che sembra economico, in realtà non lo è, ma vi ci abituerete, in fondo anche il vostro stipendio sarà in pound e penny.
Odierete tutti i pedoni
Quel pedone che si è buttato nel bel mezzo della strada, rischiando di causare un incidente e oltretutto senza alcuna precedenza, ecco proprio lui dovrebbe imparare il codice della strada. I londinesi prendono sul serio strisce pedonali e semafori e anche voi inizierete ad imprecare se qualcuno oserà attraversare in mancanza di queste due condizioni. Al ritorno in Italia, vi sembrerà invece che la strada sia dominata dalla legge della giungla, ma non ci metterete molto a riabituarvi.
Vi crogiolate nella vostra trasparenza
Il lato positivo di Londra è che è impossibile essere notati. Come abbiamo già detto, stiamo parlando della città più cosmopolita d’Europa, in cui quello che in altre parti del mondo sembrerebbe strano e assurdo, è pura normalità. Sbizzarritevi.
Non avrete più bisogno dei contanti
In Italia l’uso della carta per i pagamenti è un’eccezione alla regola che si verifica solo in mancanza di contanti, a Londra pagare by cash è quasi abbominevole. Qualunque operazione dobbiate fare, potete effettuarla con la vostra carta senza alcun addebito per spese o altro e inoltre avete la possibilità di usare lo stesso metodo di pagamento anche in un qualsiasi pub della città con una spesa minima di 5 sterline. I vostri contanti saranno sempre meno.
Impossibile annoiarsi
“You can do anything, anywhere, at anytime”, “potete fare qualsiasi cosa, in ogni luogo, ad ogni ora”: imprimete bene queste parole nel vostro cervello, perché Londra, al pari di New York può davvero essere considerata come la città che non dorme mai. Eventi culturali, musicali, attività sportive etc. sono all’ordine del giorno. Di sicuro non vi annoierete.
Viaggiare attraverso più di due zone vi darà la sensazione di attraversare il mondo
9 zone suddivise tra Nord, Sud, Est e Ovest, ecco come appare attualmente Londra. Chiaro che se vivete in zona 2 e dovete raggiungere il centro sulla linea metro a voi più vicina, non avrete problemi di tempo. In 10 minuti potreste ritrovarvi a Piccadilly o a Oxford Circus. Se invece pretendete di dirigervi da Camden Town a Wimbledon, preparatevi ad un lungo ed interminabile viaggio. Sarà più facile andare da Londra a Oxford in treno.
Camminerete come se non ci fosse un domani
Quando si arriva a Londra per la prima volta, è naturale spostarsi tra le diverse metro con due o 3 cambi per raggiungere la propria meta. Bastano pochi giorni però per accorgersi che Leicester Square e Covent Garden sono a 5 minuti di distanza l’una dall’altra, così come Charing Cross e Piccadilly. E così tra una passeggiata e l’altra vi ritroverete a camminare anche per 20-30 minuti da Bond Street a Green Park. Ecco si, a volte la mappa può confondere.
Le trainers sono un must have to
A Londra non possono mancare le trainers. Scordatevi sandali, zeppe e qualsiasi tipo di scarpa poco comoda. Nella capitale dell’Inghilterra, dovrete abituarvi a camminare chilometri anche per cambiare metro e le trainers sono un ottimo investimento specialmente se desiderate mantenere i vostri piedi caldi e asciutti. Se avete complessi per il vostro look, scordateli. Le londinesi riescono ad abbinare senza problemi vestitino e trainers.
Londra vi mancherà
C’è qualcosa in questa città su quell’isola a nord dell’Europa che crea dipendenza e che per quanto la possa rendere invivibile per certi versi, vi darà sempre la sensazione di volerci tornare. Saranno gli innumerevoli parchi, le cabine telefoniche rosse, l’inesistenza di cassette della posta e il postino che porta tremila lettere solo per darvi il saldo della vostra carta, o forse le copie dell’Evening standard all’entrata della metro, la voce sulla tube che ripete “Mind the gap” o ancora l’affascinante suono del Big Ben, che riesce a lasciarvi senza fiato.
Qualunque cosa sia, se avete trascorso un periodo della vostra vita a Londra, non potrà fare a meno di mancarvi. Ecco perché, la cosa più importante è quella di non farsi mai travolgere dal senso del vivere per lavorare, che a volte fa scordare quanto possa essere incantevole anche solo fare una passeggiata lungo il Tamigi e fermarsi a leggere una copia del Times o semplicemente la rivista Time con tutte le iniziative e i ristoranti che Londra offre. Non bisognerebbe lasciarsi mai sfuggire l’occasione di vivere anche se si lavora. Al mondo esistono davvero poche città come Londra, approfittatene.
Quando una persona si stanca di Londra, si stanca della vita
[When a man gets tired of London, he gets tired of Life]
Non ci sono parole per descrivere gli eventi che ieri hanno coinvolto la Francia, causando oltre 120 morti e 200 feriti. Dopo gli attentanti dello scorso gennaio, Parigi ed il mondo intero tornano a tremare, di paura, di rabbia e di tristezza perché cose del genere sono un attacco a tutta l’umanità.
Per far capire che siamo tutti vicini alla Francia, alcuni importanti monumenti in giro per il mondo si sono illuminati con i colori della bandiera francese. Blu, bianco e rosso regnano sovrani su numerose città, in segno di solidarietà ai parigini.
Il municipio di San Francisco, lo stadio Wembley a Londra, il Nation Anthem a Washington, il One World Trade Center di New York, il Convention Center a Dublino, Dallas e Città del Messico, ma anche il Cristo Redentore a Rio de Janeiro e il Cn Tower a Toronto: il tricolore francese fa il giro del mondo.
Se amate i rischi e le avventure, questo è il post giusto per voi. Non so se li avete mai visti, ma in giro per il mondo ci sono dei posti veramente paurosi, da far venire i brividi per la loro atmosfera inquietante. Non sarà la stessa cosa che vederli dal vivo, ma sicuramente vi lasceranno un po’ impauriti: ecco i 10 luoghi più spaventosi al mondo.
Catacombe dei Cappuccini, Palermo
Questo cimitero, nella città di Palermo, è stato costruito alla fine del ‘500. Le salme presenti al suo interno, anche se i corpi non sono mai stati inventariati in maniera ufficiale, sono circa 8 mila: nobili, borghesi e clero che hanno abitato nel capoluogo siciliano.
Isola delle Bambole, Città del Messico
L’Isola delle Bambole è diventato un vero e proprio luogo di interesse turistico. Ma sapete la vera storia delle bambole? A situarle all’interno dell’isola è stato Julian Santa Barrera, con lo scopo di allontanare gli spiriti malvagi.
Ospedale Militare, Beelitz
L’ospedale di Beelitz, che si trova vicino alla città di Berlino, è stato costruito all’inizio del 20° secolo per curare la tubercolosi che si stava diffondendo sempre più in Germania. L’ospedale si trova lontano dalla città per aiutare nella guarigione, ma il problema è che per arrivarci occorre passare attraverso una foresta veramente paurosa.
Veijo Rönkkönen Sculpture Garden, Finlandia
Nel giardino di Veijo Rönkkönen ci sono 500 sculture a figura umana, realizzate da lui stesso. Tutte le statue hanno un particolare significato: rappresentano, infatti, le varie tappe della vita. Ma mentre alcune sono armoniose – e mostrano la ricerca di un equilibrio – altre sono più spaventose.
Porta dell’Inferno, Turkmenistan
La porta dell’inferno è uno dei luoghi turistici più frequentati: si tratta di un cratere nato a causa di una perforazione – fatta per cercare petrolio – che ha aperto una via di fuga al gas naturale. La porta dell’inferno si è creata nel 1971, per un incidente.
Great Blue Hole, Belize
La cosiddetta Grande Voragine Blu è una grandissima dolina carsica subacquea, che si è formata dopo un periodo di glaciazione. Le sue dimensioni sono da fa paura: più di 300 metri di diametro e circa 124 metri di profondità.
Haw Par Villa, Singapore
L’Haw Par Villa è un parco a tema, costruito nel lontano 1937. Al suo interno questo bellissimo parco ha più di mille statue, tutte costruite sullo schema della tradizione mitologica e fiabesca della Cina.
Ossario di Sedlec, Repubblica Ceca
Nella Repubblica Ceca si trova un grande ossario, in una cappella gotica. A decorarlo sono i resti di 40 mila persone: le loro ossa formano degli oggetti conosciuti, tra cui lampadari, piramidi, croci e stemmi.
Kawah Ijen Volcano, Indonesia
Un vulcano molto particolare questo dell’Indonesia: il colore della sua lava, infatti, cambia se è giorno o notte. Durante la giornata, la lava è di un rosso molto intenso, mente di notte diventa blu fosforescente, lanciando anche fiamme molto alte.
La Città Fantasma, Consonno
Altra città italiana, Consonno, in provincia di Lecco, tra le città abbandonate, ormai da 40 anni. Consonno è un antico borgo medievale che l’8 giugno 1962 viene comprato dal Conte Mario Bagno, con l’obiettivo di costruire un paese dei balocchi, cacciando gli abitanti e radendo al suolo l’intero paese.