Coinquilini: c’è chi li cerca per affrontare una nuova vita, quella universitaria, tra lezioni, bi-locali e abbonamenti per la metropolitana. C’è chi vuole liberarsene: troppo frastuono la notte, piatti sempre sporchi e orari delle pulizie non rispettati mai. Senza parlare delle bollette pagate l’ultimo giorno e della dispensa sempre vuota.
C’è chi ne ha bisogno, per dividere le spese così pazze e ammortizzare il caroprezzo della vita al nord.
Come trovarli e da chi stare alla larga? Abbiamo fatto due chiacchiere con Giuseppe, l’amministratore della pagina “Il Coinquilino di Merda”. Ecco cosa ci ha risposto.
Ciao Giuseppe, come è nata l’idea della pagina? Hai avuto delle esperienze negative con dei coinquilini?
Ciao Fabiola, l’idea è nata quando una mia coinquilina si asciugava i capelli con il phon in corridoio, verso l’una di notte. A quel punto ho detto: o la uccido o faccio qualcosa per sfogarmi. Così è nata la pagina. Poi ho scoperto che non ero l’unico ad avere questo tipo di frustrazione.
Quali devono essere le “qualità perfette per un perfetto coinquilino”?
Per il “perfetto coinquilino” hai sbagliato interlocutore! Io penso che il coinquilino perfetto non esista, anzi credo che esistano solo coinquilini di merda. Ognuno lo è modo suo e nessuno si salva.
Quali sono i litigi più comuni tra coinquilini?
Tempo fa abbiamo lanciato un sondaggio dalla pagina proprio sulle cose e azioni più gravi del coinquilino di merda, ed è emerso senza dubbio
che la cosa meno sopportata è la scarsa igiene. Viste le testimonianze, comunque, aggiungo le liti sul cibo e sulla carta igienica.
Da chi stare alla larga?
Dipende! Personalmente io non sopporto i coinquilini che fanno gli amiconi e poi ti fregano i soldi delle bollette. Preferisco i cinghiali che però si fanno voler bene.
Le tre “regole” perfette per la convivenza perfetta
Le tre regole:
vai a vivere da solo
vai a vivere da solo
vai a vivere da solo
altrimenti scappa.