Non c’è niente di meglio di trascorrere la notte col proprio gatto: ma i gatti, si sa, sono molto particolari nelle posizioni che assumono quando si assopiscono accanto ai propri umani. I graphic artist di catass.me, in collaborazione con quelli di topito, hanno creato una guida apposita alle posizioni in cui i nostri amici pelosi si addormentano vicino a noi, lasciandoci non sempre troppo spazio vitale.
Dalla “paralisi”, in cui è chiaro che non avremo alcuna speranza di poterci alzare dal letto, al “polipo”, che ci farà ritrovare confinati all’angolo del letto, dal “campo minato”, in cui ci ritroviamo circondati da tutte le cianfrusaglie che il nostro amico baffuto raccatta in giro, al “regalo”, in genere consistente in piccole prede morte che ci vengono adagiate orgogliosamente accanto alla mano, dall’“asfissia”, da loro praticata quando – per ragioni inspiegabili – ci posizionano il loro didietro proprio in corrispondenza della faccia, allo “psicologo di coppia”, la posizione preferita dai mici che vogliono starsene in mezzo all’amore, dal “jet-lag”, cui vanno sottoposti tutti i gatti che si svegliano (e ci svegliano) miagolando a orari improponibili, al “losco figuro”, quando cioè ci ritroviamo il nostro amico ad osservarci fissamente negli occhi, fino al “boss” o al “super-boss”, in cui se tutto va bene potremo accucciarci ai piedi del letto.
Anche se ad altri potrebbe sembrare una tortura, resta il fatto che dormire col proprio gatto, o con i propri gatti per chi ne avesse di più, a noi pare sempre un privilegio: fargli spazio, spesso e volentieri, è un diritto che gli riconosciamo come essenziale. Anche a costo di dormire scomodi.