Non è stato un anno semplice per il turismo quello appena concluso. Anzi possiamo proprio affermare che il 2015 è stato un anno nero per il turismo, con cause e conseguenze molto diverse. La crisi economica fa sentire ancora i suoi effetti e i consumi sono ridotti.
Ma non c’è solo questo, altri fattori hanno reso molte destinazioni a forte vocazione turistica quasi inavvicinabili. Colpa del terrorismo internazionale e degli attacchi che durante quest’anno hanno fatto anche stragi di turisti.
Come sappiamo, la Francia e la città di Parigi, hanno subito due attacchi sconvolgenti durante il 2015, all’inizio e alla fine. Ma non è solo la nazione transalpina ad essere colpita, a Marzo l’Isis colpisce con un attacco il Museo del Bardo a Tunisi, uccidendo più di 20 persone, molti dei quali sono turisti appena sbarcati dalle navi da crociera. A fine giugno un altro attacco mette a dura prova il turismo nel paese nord africano, sulla spiaggia di Sousse un terrorista uccide 23 bagnanti.
Ma non c’è solo il terrorismo a frenare la voglia di viaggiare. A marzo un pilota della Germanwings che sta pilotando un volo si suicida schiantandosi sulle Alpi francesi, sono 150 le vittime. E come se non bastasse a causare molti e danni e soprattutto tante vittime intervengono anche i disastri ambientali, come il forte terremoto che ha colpito il Nepal ad Aprile 2015.
Arriva però un buona notizia, è quella del disgelo tra USA e Cuba che dopo 55 anni apre le porte a forti ondate di turismo nel paese caraibico.
Durante l’estate a temere un duro colpo alla propria economia già fortemente compromesse è la Grecia e i forti scossoni politici che attraversano il paese tra giugno e luglio. Ma la paura della Grexit non frenano i turisti che non abbandono le meravigliose isole greche. Ad Agosto ad essere colpita è un’altra meta turista molto frequentata, a Bangkok una bomba uccide 20 turisti.
A fine ottobre protagonisti loro malgrado sono ancora dei turisti di ritorno da un viaggio a Sharm El Sheikh. L’aereo che li avrebbe dovuto riportare in Russia precipita a causa di una bomba fatta esplodere dall’Isis.
Arriviamo poi a Novembre e agli attacchi del Bataclan e dello Stade de France dove perdono la vita 130 persone di diverse nazionalità. Chiaro quindi che con un anno del genere molti abbiamo deciso di trascorre il Natale e il Capodanno a casa contribuendo a determinare il 2015 come l’anno nero per il turismo in tutto il mondo.