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Come si può rinunciare ad una tazzina fumante ed aromatica di caffè? Soprattutto noi italiani difficilmente riusciamo a dire di no.
Ma quali sono i benefici e le controindicazioni che si nascondono dietro questa irresistibile bevanda?

I benefici

Allo stato di “chicco”, il caffè contiene diverse sostanze quali proteine, grassi, minerali, carboidrati che, in seguito al processo di tostatura, si riducono drasticamente.
Le sostanze che restano presentano, tuttavia, diverse proprietà molto utili al nostro organismo.

Per quanto riguarda il suo contenuto calorico, se lo scegliamo nella sua versione semplice, dovremo fare i conti con solo 6 calorie ogni 100mL, il che significa che una tazzina di caffè amaro conterrà solo 2 calorie.

La componente nutrizionale principale del caffè è la caffeina, un alcaloide naturale contenuto in diverse tipologie di piante, tra cui appunto quella di caffè.

La caffeina possiede interessanti e svariate proprietà quali:
effetto stimolatorio e tonico esercitato sia a livello cardiaco che nervoso. Essendo una sostanza psicoattiva migliora l’attività celebrale, favorendo il rilascio di specifici neurotrasmettitori che contribuiscono a migliorare l’umore, riduce il senso di fatica ed acuisce la concentrazione;
effetto stimolatorio a livello della secrezione gastrica. Non a caso dopo un pasto, specie se abbondante, una tazzina di caffè favorisce i processi digestivi;
– esercita un’azione dilatatrice a livello dei bronchi, il che potrebbe avere effetti interessanti soprattutto nei soggetti asmatici;
– favorisce la motilità intestinale contrastando la stipsi.

Ma la caffeina non è l’unica sostanza presente. Accanto a questa infatti, in quella piccola e fumante tazzina ritroviamo un mix di preziose sostanze quali bioflavonoidi, vitamine e sali minerali, che mostrano interessanti proprietà sia antinfiammatorie che antiossidanti.

Le controindicazioni

Come per tutti gli alimenti che presentano ottime proprietà nutrizionali, anche il caffè apporta benefici se assunto con moderazione.
Le principali ripercussioni che il caffè può avere sulla nostra salute sono principalmente legate alla dose dipendenza che può scaturire da un eccessivo utilizzo di questa bevanda.
Infatti quelle che normalmente rappresentano delle interessanti proprietà della caffeina, possono trasformarsi in pericolose controindicazioni per la nostra salute.

Il rischio maggiore legato ad un eccessivo consumo di caffè è infatti legato all’effetto stimolatore della caffeina a livello gastrico. Un eccessiva produzione di succhi gastrici infatti può portare nel tempo a condizioni patologiche dell’apparato digerente, quali ulcere e gastrite.

Non da sottovalutare gli effetti a livello cardiaco. La caffeina infatti aumenta la frequenza cardiaca e la forza di contrazione di questo muscolo, divenendo una sostanza che dovrà essere assolutamente esclusa dalla dieta di soggetti affetti da cardiopatie.

Assolutamente vietato il consumo di caffè anche nei soggetti che soffrono di reflusso gastro-esofageo, nei soggetti ipertesi o laddove si soffra di insonnia. In questi casi infatti sarà necessario escludere dalla propria dieta questa sostanza accontentandosi, anche se con malincuore ma per il benessere del nostro organismo, di un prodotto decaffeinato o una bevanda d’orzo.

Occhio allo zucchero: se infatti avete l’abitudine di zuccherare questa bevanda, un consumo elevato di caffè significherà anche un consumo eccessivo di zucchero.

E per chi non soffre di questi disturbi qual è la dose consigliata?
Diversi studi hanno ormai dimostrato che la dose da cui non eccedere è rappresentata da 2-3 tazzine al giorno, pari a 300mg di caffeina.

Attenzione: la caffeina non è solo contenuta nel caffè ma anche nel thè, in alcuni soft drink, bevande energetiche e nella cioccolata. Considerate quindi sempre l’effetto sinergico esistente tra i cibi e non solo il numero di tazzine di caffè, per evitare l’insorgenza di spiacevoli effetti collaterali.

Una buona alimentazione è amica della salute