Alison Byres è l’insegnante che, in una scuola d’arte di Bangalore, ha commissionato un lavoro particolare ai propri studenti: raffigurare in un poster le azioni e gli atteggiamenti che vengono considerati di cattivo gusto se attuati da una donna. Il risultato? Gesti ordinari, che non immagineremmo neanche: portare con sé lo smartphone, indossare un push-up, mangiare troppo o troppo poco, guardare pornografia, camminare all’aria aperta, fare un giro in moto, conoscere un ragazzo al parco, persino avere un seno prosperoso. Tutto questo, in India, rende una ragazza cattiva. Alla Kate Moss per intenderci.
L’opera è stata realizzata ispirandosi ai manifesti appesi nelle classi scolastiche indiane tra gli anni ’80 e ’90. Ispirazione che aveva già colto numerosi altri a artisti, che avevano già raccontato, attraverso questo vettore facente parte della storia e dell’educazione indiana, storie, azioni o, ancora, provocazioni.
Importante è stata la reazione degli utenti dei social, donne in particolar modo, alla vista di quest’opera, che semplicemente raffigura la mentalità realmente radicata nella cultura indiana. Ragazze oggetto di critiche per azioni che a noi risultano assolutamente scontate e affatto di interesse sociale.
Ancora una volta, impariamo, riflettiamo, apprezziamo la nostra libertà e continuiamo a lottare. Da donne per le donne.